Dal 19 al 25 luglio sono andato in vacanza a Catania. Incantato dalla sicilia guardavo i monumenti, le persone e le città quando in un negozio di souvenir ho visto una miriade di statuine con scritto "u mafiuso" e "a mafiusa" come se fosse qualcosa su cui scherzare.
Non collego la sicilia alla mafia e odio questa equazione quindi scatto una foto e inizio a vedere se anche gli altri negozi vendono tale souvenir. Purtoppo mi accorgo che è una pratica estesa e che tutti vendono le statuine in questione facendo sembrare la mafia un fenomeno folkloristico, da "uomini d'onore". Tuttavia la mafia sicula odierna non è quella di fine ottocento e l'amnesia (o l'inganno) favorisce l'equivoco secondo cui la mafia in realtà non esiste. Molti turisti li comprano dimenticando i morti per mafia e quello che realmente la mafia sia.
Mi chiedo come possa un siciliano tollerare questa cosa e, nel caso diel negoziante, arricchirsi su di essa; per fortuna non tutti i siciliani sono così: molti si ricordano del pizzo imposto dalla mafia, dello spaccio di stupefacenti, degli omicidi eccellenti, di Falcone e Borsellino e della responsabilità della mafia nel mantenere una regione dalle tante risorse in uno stato di arretratezza economica.
1 commento:
Ciao!
Grazie per l'invito, magari qualche articolo sulla boxe se riesco a trovare del tempo.
Se ti piace e hai piacere di iscriverti al mio blog sei il benvenuto.
A presto
Ermes Campofiloni
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