Al fine della presentazione di una Lista Civica regionale, la legge elettorale richiede assurdamente l'autentica delle firme tramite un consigliere comunale, provinciale o regionale (i partiti, ovviamente, sono restii a farlo). In alternativa un dipendente comunale (o comunque di una pubblica amministrazione locale rispetto alla propria giurisdizione territoriale) può fungere da autenticatore ma in un caso, ad Asti, il sindaco ha negato il permesso a tale dipendente. La legge non permette che uno dei raccoglitori si assuma la responsabilità, anche penale, dell'autentica stessa. E' una vergogna, perchè non vengono sottoposti a questo "imbuto" anche i partiti politici? Si vuole escludere i cittadini comuni dalla possibilità di amministrare la cosa pubblica attaccando, di fatto, la democrazia.
Nessun commento:
Posta un commento