martedì 4 maggio 2010

CONSIGLIERI A 5 STELLE IN PIEMONTE


Un giorno potrò dire ai miei figli di essermi impegnato concretamente per tentare di migliorare la nostra società, un giorno potrò raccontare loro della fatica e delle difficoltà che ho incontrato e patito nel fare tutto ciò, un giorno potrò raccontare di 14 giorni di aspettativa non retribuita, un giorno potrò raccontare della fierezza e dell'orgoglio di chi non si piegava alle logiche del sistema, un giorno racconterò loro di un intero gruppo che a volte si sentiva sbeffeggiato e deriso, un giorno racconterò dell'arroganza dalla casta politica che assicurava non avremmo superato lo sbarramento al 3%.
Quel giorno potrò dir loro che abbiamo messo un mattone fondamentale nel passaggio da una democrazia rappresentativa, contraddistinta dalla delega in bianco, a una di tipo partecipativo in cui il cittadino esercita la sua funzione di controllo sull'amministrazione. Potrò dir loro che la gente riempiva le piazze accogliendoci come dei liberatori nonostante non avessimo budget da 200000 € ma solo la nostra stampante, un autotassazione di 300 € a testa (chi riusciva/poteva permettersi di metterli) conditi da tanto impegno e fantasia. Potrò dir loro che gli elettori ci hanno premiato ben oltre le nostre più rosee previsioni e che abbiamo inoculato il virus "della trasparenza" in consiglio regionale due volte.
Quel giorno spero che la nostra società sarà diventata profondamente differente in senso partecipativo e che molti possano guardarci come io guardavo i partigiani che, da bambino alle scuole elementari, rievocavano la resistenza.
In alternativa avrò la soddisfazione di dir loro che ho tentato di fare del mio meglio e che, con un gruppo di persone davvero in gamba, abbiamo realizzato un passo fondamentale verso una democrazia partecipativa e chissa magari un giorno anche diretta.
Quindi sedendoli sulle mie gambe passerò loro il testimone e, se ne sentiranno l'esigenza, potranno decidere di continuare tale percorso secondo la propria sensibilità.




Torino, lunedì 3 maggio 2010
In seguito all'insediamento di Davide Bono e Fabrizio Biolè nel consiglio regionale piemontese, scrivo questo discorso/testamento orgoglioso di ciò che ho contribuito a realizzare.

1 commento:

gabriele sozzani ha detto...

Guarda che è presto per un testamento! hai parecchio da fare non vorrai mica andartene in un remoto arcipelago delle Antille?