La scorsa notte il passaparola e il desiderio di partecipazione hanno fatto radunare alla stazione di Condove alcuni cittadini, allertati dalla notizia dell'imminente passaggio di un treno carico di scorie radioattive provenienti da Saluggia e dirette in Francia. Tra loro anche il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Fabrizio Biolè, avvisato via telefono e giunto sul luogo per documentare gli avvenimenti.
Un bidone acceso per scaldarsi, una riunione per parlare della situazione: il tutto sotto lo stretto controllo di un imponente dispiegamento di Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia, Digos.
La radio annuncia il passaggio del convoglio per le 3.40.
Le forze dell'ordine si preparano, evidentemente hanno ricevuto ordini ben precisi, da eseguire indipendentemente dall'evolversi della situazione. Si forma il cordone antisommossa e avanza verso i civili, seguito dai blindati. Alle 4 i poliziotti avvicinano i civili e li spingono per farli arretrare. I civili lanciano pneumatici sui binari per protesta: è la scintilla per far partire la carica.
I civili vengono rincorsi sia sulla strada che sulla statale: inseguiti, caricati e feriti. Vengono fatti sedere tutti al freddo per terra, vengono richiesti loro i documenti e vengono segnalati. Vengono perquisiti zaini e borse. Fino alle 6.00 sono obbligati a restare fermi sulla banchina fino a nuovo ordine.
Il Consigliere e altri civili fanno riprese della carica. Fermata la ripresa video, poliziotti in borghese prendono di peso Fabrizio Biolè e, strattonandolo, lo portano verso i blindati. Alla sua richiesta spiegazioni, il poliziotto risponde : "Che cazzo..non sei mica un parlamentare con l'immunità".
E' vero: effettivamente in questi casi l'immunità ce l'ha chi brandisce il manganello e non chi ne è colpito.
Né il Consigliere né gli altri civili fermati per l'identificazione oppongono resistenza.
Alla richiesta di motivazione del fermo viene spiegato dal Commissario di Polizia che non è stato rispettato l'ordine da lui impartito...Fabrizio chiede quale ordine gli fosse stato dato, ma il poliziotto non risponde alla domanda.
Per due ore sono stai trattenuti, senza dare spiegazioni sul motivo del fermo, eventuale ora di rilascio e nome dei responsabili del fermo. Durante il fermo un Carabiniere proibisce al Consigliere di utilizzare il cellulare.
Nel frattempo 2 civili vengono perquisiti e portati via dalle forze dell'ordine in borghese.
Alle 6.00 un capo della Polizia rassicura Fabrizio Biolè sugli altri invitandolo a restare fino alla ripartenza del treno e alle 6.15 il Consigliere viene rilasciato dai Carabinieri che lo riportano tra gli altri civili circondati da 6 camionette.
Alla fine della nottata si contano 2 arresti e 27 denunce e un altro triste attacco alla democrazia."
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?), Noi neppure!
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