Sabato 14 marzo scorso, Legambiente Piemonte ed il Comitato Settimo non incenerire, al Politecnico di Torino, hanno spiegato che gli amministratori locali, anche sulla scorta dello studio portato avanti dal Politecico stesso, stanno ammettendo che il secondo inceneritore di Settimo Torinese e' assolutamente inutile. Questo primo ottimo risultato, non deve distrarci dall'obbiettivo ultimo: impedire la costruzione del Gerbido, essendo inutile anch'esso. Sul versante Gerbido, come ricorderete, la seconda classificata al bando per la costruzione dell'impianto, fece ricorso. Ebbene il Consiglio di Stato a Roma, le ha dato definitivamente ragione. Ecco cosa potrebbe accadere: rifare il bando (molto probabile), affidare i lavori alla seconda classificata (in questo caso farebbe ricorso la vincitrice), lasciare i lavori alla prima e saldare la seconda con accordo economico (improbabile, in quanto strada gia' tentata e fallita). Dietro tutti questi intrecci, evidenziamo anche la resa dei conti, per le responsabilita' di questo ritardo (rifare la gara, comporta da 6 mesi ad un anno). Ricordiamo che la chiusura di Basse di Stura (prevista per fine anno), e la totale miopia ad affidare tutto all'inceneritore del Gerbido, mette Torino e Provincia in allarme rifiuti. Non ci sono discariche disponibili per accogliere i nostri rifiuti.
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mercoledì 15 aprile 2009
INCENERITORE DEL GERBIDO
Sabato 14 marzo scorso, Legambiente Piemonte ed il Comitato Settimo non incenerire, al Politecnico di Torino, hanno spiegato che gli amministratori locali, anche sulla scorta dello studio portato avanti dal Politecico stesso, stanno ammettendo che il secondo inceneritore di Settimo Torinese e' assolutamente inutile. Questo primo ottimo risultato, non deve distrarci dall'obbiettivo ultimo: impedire la costruzione del Gerbido, essendo inutile anch'esso. Sul versante Gerbido, come ricorderete, la seconda classificata al bando per la costruzione dell'impianto, fece ricorso. Ebbene il Consiglio di Stato a Roma, le ha dato definitivamente ragione. Ecco cosa potrebbe accadere: rifare il bando (molto probabile), affidare i lavori alla seconda classificata (in questo caso farebbe ricorso la vincitrice), lasciare i lavori alla prima e saldare la seconda con accordo economico (improbabile, in quanto strada gia' tentata e fallita). Dietro tutti questi intrecci, evidenziamo anche la resa dei conti, per le responsabilita' di questo ritardo (rifare la gara, comporta da 6 mesi ad un anno). Ricordiamo che la chiusura di Basse di Stura (prevista per fine anno), e la totale miopia ad affidare tutto all'inceneritore del Gerbido, mette Torino e Provincia in allarme rifiuti. Non ci sono discariche disponibili per accogliere i nostri rifiuti.
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