Nel sud-est della Francia - vicino a Nizza - , la MDI di Carros ha sviluppato una tipologia di auto ecologiche che spesso è stata glorificata per essere subito inserita nel dimenticatoio: si tratta dell'auto ad aria compressa che e' stata ribattezzata "AIRPod", e che ha fatto la sua comparsa sulle strade francesi a cominciare dal viaggio dimostrativo del 9 ottobre 2008 a Nizza.
A fine gennaio questa piccola ma risoluta impresa francese (MDI Prod Sarl), che si occupa della produzione dei motori e delle auto, ha annunciato l'avvio della campagna di pre-commercializzazione e di prenotazione dei veicoli AirPod ed AirOne ed ha spiegato che questo e' stato possibile grazie «al superamento con successo di tutti i test di omologazione per i veicolo AirPod».
La vettura "AIRPod", nata per rispondere alla gara di appalto lanciata dalla citta' di Parigi per il futuro "systeme de voitures en libre-service", e' stato solo l'inizio di una serie di miniveicoli urbani e motori non inquinante e la MDI assicura che i suoi prodotti "mono-energie" ad aria compressa, frutto di piu' di 10 anni di ricerca, «Permettono un funzionamento totalmente pulito utilizzando l'aria compressa stoccata in dei depositi sotto alta pressione. Li si trova in prodotti quali i veicoli a vocazione urbana, su dei gruppi elettrogeni di soccorso e o dei trattori industriali. Sono particolarmente adatti ad applicazioni che privilegiano l'accoppiamento di energia ed hanno bisogno di una potenza media e di un utilizzo moderato».
Sfruttando questa tecnologia la MDI ha messo parallelamente in produzione motori "zero pollution" (ad inquinamento zero) e progettato versioni "bi-energie" sulla stessa base tecnologica. «L'utilizzo di un coadiuvante energetico (benzina, gasolio, alcool o gas) bruciato in una camera di combustione esterna permette una maggiore autonomia di funzionamento limitando allo stesso tempo i consumi e gli scarichi di gas tossici: meno di 2 litri per 100 chilometri (a 90 km/h su una MiniFlowAir); Zero Nox; da 3.000 a 4.000 volte meno di idrocarburi incombusti di un motore convenzionale; tre volte meno emissioni di CO2 di un motore convenzionale della stessa potenza. Questi motori equipaggeranno per esempio dei gruppi elettrogeni di produzione. Quanto ai veicoli che interesseranno, potranno funzionare in citta' senza inquinamento nel modo "Air comprime seul" e sulla strada con un'autonomia importante grazie alla combustione di un adiuvante liquido o gassoso».
Ma la MDI promette anche di sviluppare maggiormente questa nuova tecnologia mettendo in pratica una «Teoria termodinamica che permettera' entro i prossimi 10 anni di migliorare ancora questi risultati, creando una vera rivoluzione energetica. Tutti i motori MDI comportano una "chambre active" e sono oggetto di numerosi depositi di brevetti nel mondo. Permettono di coprire una vasta gamma di utilizzi, andando da 4 a 75 cv, e saranno utilizzati nelle seguenti applicazioni: trasporti urbani; auto pulite MDI OneFlowAIR, MiniFlowAIR et CityFlowAIR; progetto di trasporti urbani MDI MultiFlowAIR; gruppi elettrogeni di soccorso e di produzione; trattori di trazione e lavaggio; trattori agricoli; motori da barche; motori per are rei leggeri e gruppi APU».
Per la commercializzazione dell'auto ad aria compressa sarà la volta buona o - consapevoli dell'esperienza italiana di Eolo - le multinazionali del petrolio riusciranno ancora una volta a imporre progetti di mobilità insostenibili sotto tutti i punti di vista (economico, ambientale e sanitario)?
Nessun commento:
Posta un commento