La riflessione sull'aborto pone in essere il solito problema nell'approcciarsi a questi argomenti: tutti vogliono decidere per gli altri quando si tratta di decisioni personali. A ogni modo è necessario garantire alle donne che desiderano abortire - per i più svariati motivi - la possibilità di farlo con i più alti ritrovati della scienza senza subire le pressioni della società su scelte che riguardano aspetti intimi della soggettività quali quelli materni.
Per quanto riguarda la pillola Ru486, tale medicinale fa parte di una politica sanitaria adottata a livello nazionale.
Inoltre va potenziata la possibilità di un supporto psicologico non fossilizzato su posizioni preconcette in modo tale da essere funzionale a scelte più consapevoli. Spesso oggi i consultori che affrontano tali problematiche si suddividono in favorevoli e contrari (con operatori obiettori di coscienza che fanno ostruzione).
Non si tratta di essere favorevoli o contrari: si tratta di rispettare l'alterità e consentire a ognuno di esprimersi secondo la propria volontà su scelte e condotte squisitamente personali. Dopodichè ognuno decida secondo la propria coscienza per sè stesso senza pretendere di imporre agli altri la propria volontà.
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