Anche quest'anno festeggio il Natale col mio abete, quello che ho "adottato" tre anni fa. Adesso è cresciuto forte e sano: a febbraio lo pianterò nel Monferrato definitivamente. Il prossimo anno acquisterò un altro abete così il Natale donerà al territorio un abete in più ogni tre anni anzichè un pezzo di plastica fatiscente!
Impegno civile,tutela ambientale,
solidarietà e molto altro. Un blog politico ma apartitico.
Questo è il blog di ERMES:LA MIA VOCE!
mercoledì 21 dicembre 2011
ALBERO DI NATALE ECOLOGICO 3
Anche quest'anno festeggio il Natale col mio abete, quello che ho "adottato" tre anni fa. Adesso è cresciuto forte e sano: a febbraio lo pianterò nel Monferrato definitivamente. Il prossimo anno acquisterò un altro abete così il Natale donerà al territorio un abete in più ogni tre anni anzichè un pezzo di plastica fatiscente!
mercoledì 27 luglio 2011
Neonicotinoidi: la moria delle api.
I neonicotinoidi non sono un nuovo genere di fumatori o di consumatori di nicotina ma bensì dei pesticidi di nuova generazione molto pericolosi per l'ambiente perchè influiscono sul processo naturale dell'impollinazione.
I pesticidi a base di neonicotinoidi sono letali per le api anche se irrorati sola volta. E questo è conclamato: infatti tali prodotti erano utilizzati anche per la concia delle sementi del mais e sono stati vietati già da qualche anno dopo i disastri negli alveari che sono stati osservati.
A oggi più di 50 prodotti diversi a base di neonicotinoidi sono stati iscritti nel registro del Ministero della Sanità (molti sono autorizzati addirittura per la "lotta integrata") per l'impiego sulle principali colture ortofrutticole, (pomodoro, melanzana, peperone, cetriolo, zucchino, melone, cocomero, cavolo a infiorescenza, a foglia, a testa, cavolo rapa, cardo, prezzemolo, basilico, rosmarino, cerfoglio, erba cipollina, lattughe e altre insalate, fagiolo, fagiolino, pisello, porro, cipolla, carciofo, fragola, patata, frumento, orzo, erba medica, tabacco, olivo, melo, pero, pesco, susino, ciliegio, mandorlo, albicocco, arancio, clementino, mandarino, limone, pompelmo, vite), per la floricoltura e per altri impieghi collaterali (antitarme, moschicidi, antipulci), senza minimamente preoccuparsi della loro grave tossicità anche a dosi subletali sugli insetti come le api. Un fatto gravissimo in quanto importanti studi scientifici ne hanno già provato la tossicità sia a livelli acuti che cronici a dosi bassissime.
Per la cronaca le api contribuiscono in maniera determinante all'impollinazione di oltre il 225.000 specie vegetali, il 70% di quelle di interesse agricolo, il 90 % dei fruttiferi, ortaggi, ecc.
La perdita delle api non colpisce solo direttamente gli interessi degli apicoltori, ma sono il segnale di allarme per un danno ambientale dalle conseguenze inimmaginabili, come bene illustra il tossicologo olandese Tennekes nel suo ultimo lavoro: “The systemic insecticides: A disaster in the making” (Gli insetticidi sistemici: un disastro in preparazione).
Per ulteriori info, andate sul sito internet www.rfb.it/bastaveleni e sottoscrivete l'appello on line:
"L'autorizzazione all'impiego dei neonicotinoidi deve essere definitivamente revocata, per tutti gli impieghi, non solo quelli destinati alla concia del mais!"
venerdì 22 luglio 2011
E SE LE NOTIZIE LE SCEGLIESSERO I CITTADINI?
Tze Tze potrebbe rivoluzionare il mondo dell'informazione: ho spesso scritto di informazione pilotata, di mezzi di disinformazione di massa, di notizie ignorate e di notizie che - come direbbe Key Brockman nei Simpson - "proprio non so come potrebbero rientrare nella categoria delle notizie". Oggi internet e la rete possono imporre le notizie che interessano ai cittadini, almeno sul web. Internet è una tecnologia democratica che rivoluzionerà il mondo dell'informazione. Ora vi spiego come funziona Tze Tze:
"Il bottone TzeTze nel tuo blog consente ai tuoi utenti di segnalare il contenuto del tuo blog perché sia pubblicato su www.tzetze.it.
Quando un utente clicca il bottone TzeTze nel tuo blog, un estratto dell'articolo segnalato viene inserito per la pubblicazione nell'homepage di TzeTze, accompagnato da una immagine e da un link che riporta al tuo sito.
Quando un utente clicca nel tuo blog il bottone TzeTze associato a un post già pubblicato, aumenterà il numero di voti associato all'articolo".
E allora forse l'era in cui i mezzi di informazione descrivono le prodezze del cagnolino "Fuffi" mentre vengono concessi pochi secondi a eventi bellici che potrebbero coinvolgerci o pericolosi per la salute dei cittadini stanno per finire.
mercoledì 13 luglio 2011
DISCRIMINAZIONE?
La denuncia della madre: "E' l'ennesimo 'no' del Comune, ho anche spiegato che l'avrei accompagnata - io stessa, facendomi carico delle spese aggiuntive - per i sei giorni di colonia. Mia figlia fa una vita più o meno normale, ma viene emarginata".
Mi sembra l'ennesimo caso vergognoso di discriminazione del diverso...
Le istituzioni cittadine di Poggio Imperiale non evidenziano un esempio edificante di rispetto per la persona (perchè Maria Pia prima di essere Down è una persona), di solidarietà e di tolleranza.
Infatti l'art. 3 della Costituzione italiana recita: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza discriminazione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinione politiche, di condizioni personali e sociali.
E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
Mi sorge spontaneamente un dubbio: tale articolo Costituzionale vale anche per i Down? Spero sia evidente la provocatorietà della domanda!
Spero si possa trovare una soluzione che consenta a Maria Pia di andare in colonia e di vivere un importante esperienza di crescita e di sviluppo con i suoi coetanei come una bambina normale - con delle difficoltà per carità - ma senza un ulteriore appesantimento di una situazione già problematica.
martedì 5 luglio 2011
STAGE DI KICK BOXING E THAI-BOXE DEL 10 LUGLIO 2011 A TORINO
Dopo aver avuto una contagiosa esperienza agonistica nella Boxe e, più in generale negli sport a contatto pieno, ho deciso di provare a trasmettere agli altri ciò che avevo imparato a mia volta. Così ho tenuto vari corsi fin da gennaio 2004. Da luglio 2009 ho smesso di insegnare perchè mi sono trasferito a Biella...così alcuni ex allievi e qualche amico da poco conosciuto e contagiato dalla mia passione per questo sport mi hanno domandato: "Perchè non tieni uno stage? mi piacerebbe parteciparvi!". Mi hanno subito convinto ma prima ho dovuto rimettermi in forma...
Quale occasione migliore per invitare tutti coloro che mi conoscono a partecipare al mio Stage intensivo di Kick-Boxing e Thai-Boxe.
La lezione prevede una preparazione teorica e pratica in cui verranno insegnate le tecniche fondamentali del combattimento riguardanti la guardia, le parate e i colpi di pugno, calcio, gomito e ginocchia.
Lo Stage è aperto a uomini e donne esperti o che si avvicinano per la prima volta alle arti marziali ricercando tecniche efficaci di autodifesa.
Per i più esperti si lavorerà sullo sviluppo della tecnica e sulla preparazione psicologica del figther.
Luogo:
Dojo Miura
Via Aosta 7
Torino
Orari: dalle ore 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 19:00
Passateparola ad amici e amiche!
Vi aspetto.
mercoledì 29 giugno 2011
TUTTI IN VALSUSA DOMENICA 3 LUGLIO 2011
Ricevo e pubblico al fine di fare rete:
"Ciao a tutti,
ieri mattina è stato espugnato il presidio di Chiomonte, ma la battaglia per la difesa della democrazia e del territorio non finisce certo qui.
In Valsusa ed anche a Torino si stanno organizzando blocchi e manifestazioni.
Per domenica 3 luglio è prevista una manifestazione nazionale a Chiomonte, alla quale sarà della massima importanza partecipare in massa. I dettagli verranno presto forniti; la manifestazione partirà presumibilmente da Chiomonte, ed è meglio essere sul posto già dal mattino. Beppe è stato avvisato e ha detto che parteciperà, (...) [nel blog di Beppe Grillo] è stato pubblicato un post con una "chiamata generale" a tutti gli attivisti del MoVimento.
Invito quindi tutti i gruppi locali a dare il massimo rilievo all'evento, a pubblicarlo sui propri blog e/o Meetup, e a dare priorità all'attività di diffusione della notizia.
Consideratelo alla stregua di un terzo V-Day...........
TUTTI IN VALSUSA DOMENICA 3 LUGLIO !!!!!"
--
Giorgio Bertola
Gruppo Consiliare
MoVimento 5 Stelle
Via Alfieri 19
10121 TORINO
011-5757883 (diretto)
Skype: giorgio_bertola
lunedì 13 giugno 2011
QUESTA VOLTA HANNO VINTO GLI ITALIANI
oggi ho qualche speranza in più per questo paese...
ho partecipato a raccogliere le firme per i referendum sull'acqua pubblica, ho contribuito a organizzare serate informative sul nucleare, ho lavorato per fare dei banchetti informativi pro referendum...
Come me anche tanti membri attivi dei vari meetup degli Amici di Beppe Grillo sparsi per l'Italia (in particolare ringrazio gli Amici di quello di Beinasco, quello di Biella e quello di Vercelli e Valsesia)e dei vari comitati costituitesi che dopo aver tolto spazio e tempo agli affetti, al riposo e ai divertimenti sono stati ripagati dalla riuscita di questa battaglia civile fondamentale!
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?), Noi neppure!
giovedì 9 giugno 2011
RICORDATEVI DI ANDARE A VOTARE IL 12 E 13 GIUGNO 2011
I seggi rimarranno aperti dalle 8:00 alle 22:00 di domenica 12 giugno e dalle 7:00 alle 15:00 di lunedì 13 giugno.
Quesito n. 1 – referendum acqua pubblica – abrogazione affidamento servizio ad operatori privati
Referendum popolare n. 1 – SCHEDA DI COLORE ROSSO
“Volete voi che sia abrogato l’art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato dall’art.30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” e dall’art.15 del decreto legge 25 settembre 2009, n.135, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea” convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?”.
Nota: Il primo quesito sulla privatizzazione dell’acqua pubblica riguarda le modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.
Si deve votare SÌ se si è contro la privatizzazione dell’acqua e contro la gestione dei servizi idrici da parte di privati.
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale.
Quesito n. 2 – referendum acqua pubblica – abrogazione calcolo tariffa secondo logiche di “mercato”
Referendum popolare n. 2 – SCHEDA DI COLORE GIALLO
“Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente alla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”?”.
Nota: Il secondo quesito sulla privatizzazione dell’acqua pubblica riguarda la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. In questo caso agli elettori viene proposta una abrogazione parziale della norma.
Si deve votare SÌ se si è contro la norma che permettere il profitto (non il recupero dei costi di gestione e di investimento, ma il guadagno d’impresa) nell’erogazione del bene Acqua potabile.
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che ammette tale guadagno.
Quesito n. 3 – referendum energia nucleare
Referendum popolare n. 3 – SCHEDA DI COLORE GRIGIO
“Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare?”.
Nota: Lungo e articolato il quesito referendario per abrogare la norma per la “realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare”. Si tratta di una parte del decreto legge recante “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” firmato il 25 giugno 2008 e convertito in legge “con modificazioni” il 6 agosto dello stesso anno. Anche questo quesito è stato presentato dall’Idv.
Si deve votare SÌ se si è contro la costruzione di Centrali Nucleari in Italia.
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che le prevede.
Quesito n. 4 – referendum legittimo impedimento
Referendum popolare n. 4 – SCHEDA DI COLORE VERDE CHIARO
“Volete voi che siano abrogati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonchè l’articolo 1 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante “disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza?”.
Nota: Questo quesito, per abrogare la legge sul legittimo impedimento, è quello dalle possibili ripercussioni politiche più forti. A proporre il referendum è stata l’Italia dei Valori. Dopo la dichiarazione di parziale incostituzionale della legge sul legittimo impedimento, la Corte di Cassazione ha autorizzato, con ordinanza, lo svolgimento del referendum.
Si deve votare SÌ se si è contrari al principio che Presidente del consiglio o ministro possano decidere di non comparire in tribunale nei processi che li riguardano.
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che prevede questo “scudo” nei confronti del sistema giudiziario.
mercoledì 1 giugno 2011
REFERENDUM NUCLEARE: LA CASSAZIONE HA STABILITO CHE CI SARA'!
Questa volta le furberie alle spalle degli italiani non passano. La Cassazione censura l’arroganza del governo e riconsegna nelle mani dei cittadini il diritto a decidere sul nucleare e del proprio futuro. Il Comitato "Vota Sì per fermare il nucleare", oltre 80 associazioni a favore del referendum contro il ritorno all’atomo, plaude alla decisione della Corte, che ha arginato i trucchi e gli ipocriti "arrivederci" al nucleare e ha ricondotto la questione nell’alveo delle regole istituzionali, contro l’inaccettabile tentato scippo di democrazia.
Oggi ha vinto lo spirito democratico e referendario, hanno vinto gli italiani, che potranno esprimersi per cacciare definitivamente lo spettro del nucleare dall’Italia. Il 12 e 13 giugno tutti al voto contro il nucleare.
domenica 22 maggio 2011
LA RETE, L'ONDA E LE AMMINISTRATIVE
La rete si sta iniziando a organizzare spontaneamente: l'acqua pubblica ne è un esempio in Italia. I cittadini si mobilitano e si impegnano su aspetti salienti dell'amministrazione della cosa pubblica che vanno a toccare la loro vita. Costituiscono il comitato, raccolgono le firme per il referendum, ne ottengono due su tre senza l'aiuto dei partiti. I cittadini non delegano più e ognuno si impegna per qualcosa, poi passaparola.
Nei Paesi Islamici dove le odierne rivolte gridano democrazia in paesi dove il giogo tirannico strema le popolazioni alla fame, in Spagna con gli "Indignados" che lamentano la mancanza di futuro, in Islanda dove una partitocrazia corrotta aveva mandato il Paese in default, in Svezia col "partito dei Pirati" informatici e in Italia dove, con anticipo Beppe Grillo è stato il detonatore dell'indignazione di tanti giovani cittadini a cui è stato negato il futuro, il MoVimento 5 Stelle si è costituito come un insieme di liste civiche collegate ma senza un gerarchia piramidale di qualsivoglia sorta.
Quest'onda che i vecchi partiti non comprendono si basa su concetti ormai estranei quali l'onestà, la legalità, la partecipazione, l'assenza di vertici piramidali e l'impegno civile.
Molti analisti politici affermano di non spiegarsi la sorpresa del MoVimento 5 Stelle alle amministrative 2011 ma, forse, non hanno occhio lungo per osservare cosa sta succedendo in questo momento all'estero in paesi relativamente vicini all'Italia. Non sappiamo cosa accadrà nei vari paesi nei quali l'onda si sta abbattendo, l'unica cosa certa è che si sta andando verso un cambiamento epocale del modo di intendere (e di vivere) la politica.
martedì 10 maggio 2011
martedì 3 maggio 2011
MOVIMENTO 5 STELLE LIVORNO FERRARIS
Domenica 1 maggio 2011 è stata presentata alla cittadinanza la lista civica MoVimento 5 Stelle Livorno Ferraris che tenterà, durante le prossime amministrative del 15 e 16 maggio, di inoculare il virus della trasparenza anche in questo piccolo comune del vercellese.
Per l'occasione Beppe Grillo ha deviato il suo tour per sostenere i ragazzi della lista MoVimento 5 Stelle Livorno Ferraris.
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?), Noi neppure!
martedì 26 aprile 2011
FUNERALI DI STATO PER VITTORIO ARRIGONI
Ricevo e pubblico: "Vittorio è un eroe della Pace. E’ un uomo che ha onorato l’Olocausto e i valori ad esso connessi. E’ un uomo che ha speso la sua vita per tentare di migliorare, per quel che poteva, la difficile situazione esistenziale dei Palestinesi assediati, vessati da una politica con connotazioni barbariche. Qui siamo in presenza di un uomo che poteva avere una vita comoda: avrebbe potuto non fare niente dalla mattina alla sera. Invece no. Ha deciso di impegnarsi in prima persona per tentare di dare speranza a quel popolo, a quei bambini.
Hanno fatto funerali di stato per i mercenari. Perchè noi pacifisti che abbiamo conosciuto e ammirato Vittorio non dobbiamo assistere alla sua celebrazione? E’ morto come un cane. Soffrendo. Per ideali di un popolo che non era nemmeno il suo. Vittorio lo amiamo perchè è l’emblema del disinteresse, dell’abnegazione. Come ha detto a sua Madre: Sarei disposto a morire per i Palestinesi.
Non è importante simpatizzare o no per i Palestinesi. E’ importante che si celebri subito la perdita per l'intera collettività italiana di un così grande e disinteressato uomo. Il suo esempio ha un valore educativo per tutti".
Eros Campofiloni
Ho inviato questo messaggio al Presidente della repubblica tramite il sito del quirinale:
https://servizi.quirinale.it/webmail
lunedì 18 aprile 2011
CORTEO ANTINUCLEARE DEL 23 APRILE 2011
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?), Noi neppure!
lunedì 11 aprile 2011
ENERGIA NUCLEARE: E' PROPRIO INDISPENSABILE?
1) RIFLESSIONI SUL NUCLEARE:
Il sistema elettrico nazionale è articolato in tre fasi: produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica.
L’energia elettrica come la conosciamo non esiste in natura e bisogna, quindi, produrla. Produrre energia vuol dire trasformare in “elettricità” l’energia ricavata da fonti primarie. Questa trasformazione avviene nelle centrali elettriche.
Trasmettere energia vuol dire trasferire l’energia prodotta dai centri di produzione alle zone di consumo. Perché ciò avvenga occorrono linee, stazioni elettriche e di trasformazione.
L’ultima fase che conclude la filiera del sistema elettrico nazionale è rappresentata dalla distribuzione, cioè la consegna di elettricità in media e bassa tensione agli utenti.
Purtroppo l’energia elettrica non può essere immagazzinata, perciò è necessario regolare la produzione in modo che sia uguale al fabbisogno, bilanciando l’offerta e la domanda di energia in ogni momento, questa attività è definita dispacciamento.
Nell'esercizio di una rete elettrica, in ogni momento, è necessario utilizzare gli impianti in modo da avere la possibilità di fronteggiare un guasto ad un qualunque elemento del sistema.
In ogni momento dobbiamo avere la possibilità di fronteggiare la perdita di produzione di una centrale aumentando la produzione e/o l'importazione in modo da non avere distacchi di utenza; nel caso di perdita di un carico di un’utenza industriale dobbiamo essere in grado di ridurre la produzione di energia; nel caso di guasto di una qualunque linea elettrica, dobbiamo essere in grado di fronteggiare la situazione evitando sovraccarichi, e se la linea è quella che collega due sistemi elettrici come quello dell’Italia continentale e della Sardegna può essere necessario aumentare o ridurre la produzione per evitare distacchi di utenza e criticità dovute all’eccesso di produzione.
Tutto questo deve avvenire in tempi dell'ordine di decimi o centesimi di secondo...
Le centrali nucleari non permettono di variare la produzione per adeguarla alle variazioni dei consumi, hanno tempi di accensione spegnimento lunghissimi, le centrali termiche a combustibile fossile permettono variazioni abbastanza lente nella produzione ed hanno tempi di accensione spegnimento dell'ordine di 6-8 ore, le centrali a gas permettono variazioni più rapide con tempi dei accensione spegnimento di 20-40 minuti, le idroelettriche possono avviare, azzerare o modificare la produzione in pochi minuti, l'eolico e il fotovoltaico hanno una produzione legata alle condizioni atmosferiche (che può essere prevista).
L'andamento dei consumi di energia elettrica, è in diminuzione, la flessione è stata accentuata dalla crisi, ma la tendenza si è invertita già dal 2007 (sotto i consumi in migliaia di gigawattora dal 2000).
Probabilmente si tratta dell'effetto della diffusione di lampade a risparmio energetico, elettrodomestici a basso consumo, utilizzo di pannelli solari per produzione di acqua calda, mentre il dato del 2009 è imputabile alla crisi, nel 2010 c’è stata una leggera ripresa, 305.500 GWh probabilmente dovuto ad una ripresa dei consumi legata ad una attenuazione della crisi.
Vediamo come siamo messi con la capacità produttiva, molti sono convinti che acquistiamo energia dall'estero perchè non siamo in grado di produrne la quantità che ci occorre.
Abbiamo una capacità produttiva che è quasi il doppio della richiesta massima.
Nel 2010 il fabbisogno orario dell'intera nazione è oscillato tra 18 e 59GW, per una capacità produttiva pari a 107GW, non siamo in emergenza, quindi rispetto alla scelta del nucleare civile la nazione può prendersi tutto il tempo necessario per fare valutazioni ponderate.
Riguardo l’acquisto di energia dall’estero, questo avviene perché le centrali nucleari non possono variare la produzione e durante la notte (in Francia ed in altri paesi) quando la produzione supera il fabbisogno, per disfarsene sono costretti ad abbassare notevolmente i prezzi (anche al di sotto dei costi di produzione) e noi la acquistiamo perché ce la vendono ad un prezzo molto vantaggioso.
I consumi delle utenze domestiche nel 2009 sono stati di 69.000 GWh rispetto al totale di 300.000 GWh (l'obiettivo del 5% da coprire con la produzione delle centrali nucleari è pari a circa 15.000GWh)
La produzione di energia da fonti rinnovabili è passata da 58.000 GWh nel 2008 a 69.000 nel 2009 a 73.000 nel 2010
In solo 2 anni anno abbiamo avuto un incremento dell'energia prodotta da fonti rinnovabili pari alla produzione attesa tra 15 o 20 anni dal nucleare.
2)SICUREZZA E SALUTE:
Nei dintorni delle centrali nucleari, anche in assenza di incidenti, aumentano i casi di malformazioni, leucemie, tumori.
Il Giappone è considerato all’avanguardia sugli impianti nucleari, e fino a ieri veniva indicato come esempio e garanzia della loro sicurezza.
Le centrali nucleari, sono potenzialmente molto pericolose, il rischio di incidente può essere ridotto, ma non eliminato.
A Chernobil, ancora oggi a distanza di decenni stanno pagando (a caro prezzo!) le conseguenze dell'incidente, e Fukushima è l’ulteriore prova dell’imprevedibilità degli eventi naturali.
Gli eventi avvenuti in Giappone, impongono la necessità di fare qualche riflessione, mentre noi discutiamo sulla necessità e pericolosità del nucleare, tutte le nazioni si stanno orientando verso la dismissione delle centrali nucleari e stanno avviando piani imponenti per sostituirle con produzioni da fonti rinnovabili.
Le compagnie assicuratrici non assicurano le centrali nucleari, o al massimo le assicurano limitando l'indennizzo ad un tetto massimo (un po' come l'assicurazione dell'auto). Questo significa anche che non è possibile valutare il rischio potenziale, né i costi di un'eventuale bonifica (ed espone a rischi notevoli di diventare bersagli terroristici).
La realizzazione delle centrali nucleari, la gestione delle scorie, ed in molti casi anche l'esercizio sono affidate ad aziende pubbliche, oltre che per motivi economici anche perchè si cerca di evitare che la sicurezza di questi impianti non debba fare i conti con la logica del profitto.
In Francia l'EDF è rimasta monopolista, in Italia la situazione è molto diversa, ed anche l'affidamento successivo alla realizzazione non sarebbe semplice e non darebbe le stesse garanzie.
Ci sono poi gli aspetti della gestione delle scorie e della dismissione dell'impianto a fine vita produttiva.
Per la gestione delle scorie, in genere si parla di stoccaggio, che consiste nel seppellirle in una grotta abbastanza profonda in una zona sismicamente stabile, facendo la guardia per qualche migliaio di anni, sperando che questa soluzione garantisca il contenimento della radioattività per secoli...
Esistono ricerche sul trattamento delle scorie, un processo molto costoso permette di ottenere materiale utilizzabile per la produzione di energia elettrica, ma anche questo procedimento produce scorie radioattive e quindi non risolve il problema.
L'altro aspetto è la dismissione e la bonifica dell'impianto a fine vita della centrale, questa attività produce rifiuti radioattivi, che vanno trattati come le scorie, le centrali nucleari che sono state fermate ai tempi del referendum stanno raggiungendo la fine della loro vita ed avremo il problema della dismissione, ma per fare questo dovrebbe prima essere individuato un sito di stoccaggio, dopo il tentativo fallito di realizzarlo a Scansano).
Pare da un’inchiesta del giornalista Gianni Lannes che i lavori per lo smantellamento della centrale di Caorso siano stati affidati a un’impresa vicina alla ‘nrangheta e che le scorie sono state o verranno smaltite facendo affondare la nave che le trasporta…
3)COSTI:
Per valutare se un investimento del genere è conveniente, un dato importante è il costo di una centrale nucleare, per la sola realizzazione si parla di una spesa che può oscillare tra i 5 e i 10 miliardi di Euro, esso rappresenta circa il 25% dei costi di una centrale nucleare, il 43% circa è dovuto alla gestione ed esercizio, ed il 33% alla gestione delle scorie.
La deduzione è semplice, se nel conto economico comprendiamo anche le spese di realizzazione e di gestione delle scorie, il costo dell'energia diventa più che doppio.
Probabilmente le scorte di uranio non si esauriranno prima di aver realizzato le centrali, ma consideriamo che oggi i costi ridotti sono dovuti alla domanda attuale di uranio, e che tra 10 o 20 anni sarà aumentata, saranno diminuite le scorte e di conseguenza il prezzo sarà più elevato.
I tempi di realizzazione, che tra il dato più ottimistico di una decina di anni ed il più pessimistico di oltre 20, sembra ragionevole pensare che non si comincerà a produrre energia prima di una quindicina di anni e che i benefici si cominceranno a vedere tra oltre 20.
Una diminuzione delle bollette domestiche è molto improbabile, ma c’è il rischio di una nuova componente tariffaria per finanziare la nuova avventura.
Ipotizziamo che con il nucleare si vogliano realizzare centrali che abbiano una capacità produttiva di 10GW. Ipotizziamo 5 centrali da 2 GW?
Tralasciamo i costi indotti dovuti a interventi sulle infrastrutture e sulla rete elettrica (che comunque sarebbero da calcolare e sommare).
Stiamo parlando di 30-40 miliardi di euro di costi di costruzione e poi di altri 90-120 miliardi di euro di costi di esercizio e gestione scorie.
Queste centrali cominceranno a produrre energia tra 15 anni, e avremo qualche beneficio tra oltre 20 anni.
Nei costi bisogna considerare cosa comporterebbe per l'economia la presenza di centrali nucleari.
I prodotti agricoli diminuirebbero di parecchio il proprio fascino se provenissero da una zona limitrofe a una centrale nucleare, stesso discorso per i prodotti lavorati come vino, olio, miele, formaggi...
Il turismo e anche l'occupazione diminuirebbe in quel settore, diminuirebbero di pari passo i trasporti (e probabilmente sarebbero ridotte le rotte ed aumentati i prezzi).
Forse diminuirebbero i prezzi delle case, poichè mancherebbe la domanda turistica, ma tutti gli alberghi, pensioni, ristoranti, bed & breakfast potrebbero sopravvivere? e chi ci lavora?
Qualche considerazione generale sull'esperienza francese, loro hanno avviato il programma nucleare 30 o 40 anni fa, ora a distanza di decenni hanno un beneficio, hanno fatto un investimento in un periodo di benessere e adesso, a distanza di 30-40 anni, ne hanno un beneficio(bisognerebbe verificare se nonostante i costi e le conseguenze della dismissione degli impianti questi benefici non si tramuteranno in perdite).
Quando i francesi hanno avviato il programma nucleare la situazione economica era decisamente migliore, in una situazione come quella attuale avrebbero fatto le stesse scelte?
Oggi tra gli stati industrializzati solo le economie emergenti stanno investendo sull'energia nucleare, mentre molti di quelli che hanno fatto l'investimento decenni fa, ora si stanno orientando verso la dismissione degli impianti nucleari e puntano sulle fonti rinnovabili.
4)INDIPENDENZA ENERGETICA:
I consumi delle utenze domestiche nel 2009 sono stati di 69.000 GWh rispetto al totale di 300.000 GWh (l'obiettivo del 5% da coprire con la produzione delle centrali nucleari è pari a circa 15.000GWh)
La produzione di energia da fonti rinnovabili è passata da 58.000 GWh nel 2008 a 69.000 nel 2009 a 73.000 nel 2010.
Ricordo che: in solo 2 anni anno abbiamo avuto un incremento dell'energia prodotta da fonti rinnovabili pari alla produzione attesa tra 15 o 20 anni dal nucleare.
La nostra dipendenza dai combustibili fossili, oltre che alla produzione di energia elettrica, è legata all’utilizzo di questi combustibili per l’autotrazione e per il riscaldamento, la riduzione di consumo di combustibili fossili attesa dalla produzione di energia nucleare non compensa neanche gli aumenti dei consumi attesi nei settori dell’autotrazione, trasporto e riscaldamento.
A febbraio 2011 le emissioni di CO2 derivate dall’uso di benzina e gasolio per autotrazione sono aumentate di 217.720 tonnellate rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Questo aumento corrisponde ad una crescita percentuale del 2,6%. Nei primi due mesi dell’anno le emissioni complessive sono cresciute del 2,1%. Questi dati derivano da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro, su dati del Ministero dello Sviluppo Economico.
Spesso si cita il prezzo del petrolio e le scorte che diminuiscono come giustificazione del nuleare Quello che avviene per molte materie, ad esempio la lana o il cotone o per le terre rare, o il petrolio e il gas naturale, riguarda (o riguarderà) anche l’uranio, gli attori (nel determinare i prezzi) saranno esattamente gli stessi (e l'uranio, come il petrolio ce lo contenderemo con Cina e India e il prezzo sarà conseguente).
Quanto alla dipendenza da dittatori inaffidabili, è probabile che i paesi tranquilli che possiedono l'uranio non faranno beneficenza ma tenteranno di realizzare il massimo profitto economico (domanda/offerta), ed il problema non si risolverebbe con una missione umanitaria che si concretizza in bombardamenti e un governo fantoccio...
5)ALTERNATIVE:
La questione energetica dovrebbe essere parte integrante di un progetto di sviluppo che non comprometta il futuro dei nostri figli e che non porti alla distruzione del pianeta.
Dovremmo smetterla di misurare lo sviluppo in base al PIL, e valutarlo in termini di risorse ancora disponibili, di riduzione di emissioni e di riduzione del contributo al surriscaldamento globale.
La cosa più sensata è ridurre i consumi, evitare sprechi e consumi inutili, non solo riguardo all'elettricità, ma anche nel fare le scelte che influenzeranno il nostro sviluppo dobbiamo valutare l'impatto energetico, la produzione di rifiuti, le conseguenze sulla salute, ecc.
Per esempio bere l'acqua Boario o Sangemini, mangiare le zucchine coltivate in veneto o in Polonia, significa far viaggiare autotreni, consumare inutilmente carburante, e avere un peggioramento della salute dei cittadini (e volendo essere cinici, anche questo aspetto ha un costo non trascurabile poichè le ricadute sanitarie andrebbero a pesare sulla collettività come un aumento delle tasse per le accresciute spese assistenziali).
Anche realizzando tutte le centrali nucleari necessarie ad abbandonare il petrolio, mantenere gli attuali livelli di consumo delle risorse ci porterà alla distruzione del pianeta o all'esaurimento delle risorse.
Negli ultimi anni, i cambiamenti climatici hanno provocanto catastrofi naturali che non si erano mai viste nei secoli precedenti, sono record destinati ad essere superati nei prossimi anni...
In un conto di costi/benefici, l'atteso 5% di produzione nucleare che avremo tra 20 anni è ben poca cosa, e potremmo ottenerlo con costi inferiori, benefici immediati e con la possibilità di ripensamenti e di fare scelte diverse in futuro, quando ricerca e tecnologia permetteranno la produzione di energia con sistemi che non comportino rischi e che non compromettano l’ambiente.
La scelta del nucleare è stata fatta senza un piano energetico: anche nel settore dell'energia, l'Italia somiglia a un'armata brancaleone che non pianifica e non progetta. Tuttavia il governo sprezzante dei potenziali rischi ignora analisi e previsioni.
Se esistesse un piano energetico potremmo fare qualche valutazione in più ed avremmo chiaro cosa possiamo attenderci nell'andamento dei consumi e nelle variazioni nella produzione che possiamo attenderci dai diversi tipi di produzione elettrica.
Semplice incapacità?
Molti ambientalisti sono convinti che il motivo stia nel fatto che in base ai dati e alle previsioni, il progetto del nucleare risulterebbe palesemente inutile ed i costi costringerebbero a bloccare gli incentivi alla produzione da fonti rinnovabili.
E’ necessario favorire una riduzione dei consumi di energia elettrica, lampade ed elettrodomestici a risparmio energetico, coibentazione degli edifici, vetri ad elevato isolamento, ecc.
Tutta l'energia che può essere prodotta da fonti rinnovabili oltre a ridurre i costi e l’inquinamento ci permetterà di far durare di più le scorte di giacimenti fossili.
L'eolico è brutto, ma tutto sommato è il minore dei mali, basterebbe individuare zone di pregio paesaggistico dove vietarne la realizzazione.
Il fotovoltaico ha dei limiti, ma se può ridurre i consumi delle utenze domestiche è una possibilità che non può essere ignorata, anche perchè gli sviluppi futuri della tecnologia permetteranno di migliorare le prestazioni degli impianti, riducendone i costi.
Potremmo spendere i soldi destinati all’avventura nucleare in modo migliore? Proviamo a fare qualche ipotesi.
La spesa per la costruzione di 5 centrali da 2 GW è di circa 35 miliardi di Euro, le spese di esercizio e gestione scorie le possiamo stimare pari ad altri 105miliardi di Euro per un totale di 140 miliardi di euro.
Il costo totale di un impianto fotovoltaico sufficiente per una famiglia è di circa 20.000 Euro.
Potremmo realizzare 7milioni di impianti domestici.
Se quei 140 miliardi li spalmiamo in 20 anni possiamo spendere 7 Miliardi l'anno.
Investendo quel denaro per incentivare il fotovoltaico, considerando checol passare degli anni, grazie al progresso tecnologico, costeranno sempre meno e renderanno sempre di più, ci ritroveremo tra 20 anni ad avere tutte le case dotate di pannelli solari.
Se poi vogliamo anche contribuire alla nostra economia dei 7 miliardi/anno ne destiniamo 1 alla ricerca ed alla creazione di una filiera industriale per produrre i pannelli fotovoltaici (e con i ricercatori che abbiamo possiamo aspirare anche a diventare leader mondiali...) e magari oltre a fabbricare quelli che ci servono potremmo riuscire a venderli ad altri stati.
La Germania si è posta l'obiettivo di produrre il 9-12% del suo fabbisogno con il fotovoltaico, in Italia (che il sole possiamo sfruttarlo molto di più) il nostro governo lo sta boicottando. In un anno (dal 2009 al 2010) La Germania è passata da quasi 10 GW a 18 GW di potenza installata di impianti fotovoltaici, l'Italia nello stesso periodo è passata da 1,142 a 2,910GW, c’è un grande margine di crescita.
6)PERCHE' IL NUCLEARE NON E' UNA SOLUZIONE:
Le centrali nucleari, sono potenzialmente molto pericolose, il rischio di incidente può essere ridotto, ma non eliminato, in caso di incidente nessuno è in grado di valutare e quantificare i potenziali danni ed i costi di una bonifica (neanche sappiamo se una bonifica sia possibile).
Anche in assenza di incidenti, nei dintorni delle centrali nucleari, aumentano i casi di malformazioni, leucemie, tumori.
Sul problema delle scorie non abbiamo ancora trovato soluzioni migliori del nasconderle in una grotta e fare la guardia per secoli.
In tutto il mondo le centrali nucleari non sono un'iniziativa privata ma in un modo o nell'altro vengono realizzate caricandone i costi sulla collettività (e così avviene anche per la gestione delle scorie), mentre i profitti sono interamente privatizzati.
I tempi di realizzazione di una centrale sono di 15-20 anni, significa non avere alcun beneficio per i prossimi 20-25 anni, a fronte di una spesa enorme.
Le centrali nucleari permetteranno di produrre energia tra almeno 15-20 anni, le rinnovabili permettono di produrre energia immediatamente.
Anche realizzando le centrali che il governo vorrebbe realizzare la nostra dipendenza dal petrolio resterebbe inalterata.
Le risorse necessarie a realizzare il ritorno al nucleare non si sa da dove verranno dirottate (scuola?sanità?ricerca?cultura?sviluppo?incentivi alle rinnovabili ed al risparmio energetico?...)
Se in questi 20 anni la ricerca ed il progresso tecnologico permetteranno di produrre energia con altri sistemi, nel caso volessimo cambiare rotta, l’investimento già realizzato andrebbe sprecato (o saremmo costretti a continuare il programma nucleare rinunciando ad altre soluzioni più pulite, convenienti e sicure), mentre con le rinnovabili si possono modificare i programmi senza sprecare gli investimenti già fatti.
Con il nucleare sono indispensabili interventi sulla rete elettrica che negli altri casi non sono necessari
La scelta è stata fatta "a sentimento", non sulla base di un piano energetico o su studi a lungo o breve termine.
Ricordiamo: in solo 2 anni anno abbiamo avuto un incremento dell'energia prodotta da fonti rinnovabili pari alla produzione attesa tra 15 o 20 anni dal nucleare.
La realizzazione di una centrale nucleare compromette altre attività produttive (per esempio turismo e agricoltura con tutte le attività legate)
La situazione politica, l'infiltrazione mafiosa, l'organizzazione della cricca rendono molto meno affidabile e sicuro il nucleare realizzato in Italia, come si può pensare di affidare la realizzazione e l’esercizio di una centrale nucleare allo stesso sistema politico imprenditoriale della Salerno-Reggio Calabria, dei rifiuti in Campania, della ricostruzione in abruzzo?
giovedì 7 aprile 2011
UN INTERESSANTE SERATA PROPOSTA DAL COORDINAMENTO TIROCINANTI IN PSICOTERAPIA E GIOVANI PSICOLOGI
martedì 29 marzo 2011
FUORI I SOLDI DALLA POLITICA A LIVORNO FERRARIS
Partecipate numerosi.
lunedì 21 marzo 2011
L'ENERGIA NUCLEARE E' INDISPENSABILE ALL'ECONOMIA?
I consumi energetici relativi alle utenze domestiche nel 2009 sono stati di 69.000 GWh rispetto al totale di 300.000 GWh (l'obiettivo del 5% da coprire col nucleare è pari a 15.000GWh). La produzione di energia da fonti rinnovabili è passata da 58.000 GWh nel 2008 a 69.000 nel 2009. In un solo anno abbiamo avuto un incremento dell'energia prodotta da fonti ...rinnovabili pari a 2/3 della produzione attesa tra 15 o 20 anni dal nucleare...
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Sono dati attendibili, chiunque può verificarli sul sito di Terna a questo link
http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.terna.it%2FLinkClick.aspx%3Ffileticket%3DVwAE%252BmEq1B4%253D%26tabid%3D418%26mid%3D2501&h=0a32e
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Molti sono convinti che il decreto proposto dal ministro Romani e approvato dal Consiglio dei Ministri faccia parte di una politica che ha come fine quello di bloccare la rapida espansione del fotovoltatico e creare, diciamocosì "artificialmente", dei dati che spingano la popolazione italiana a ritenere indispensabile il nucleare per garantire un buon approvigionamento energetico.
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?), Noi neppure!
PS:Ringrazio Silvia Campofiloni per l'aiuto e il confronto dialettico sull'argomento.
mercoledì 16 marzo 2011
NUCLEARE VS FOTOVOLTAICO
Il ministro allo sviluppo economico, Paolo Romani, ha presentato un decreto sulle fonti rinnovabili che è stato approvato dal Consiglio dei Ministri. Tale decreto pone un tetto all'energia fotovoltaica prodotta a 8000 MW e molti ritengono che bloccherà gli incentivi.
Nonostante all’indomani delle polemiche sulla proposta di decreto Romani, il Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, affermò davanti ai giornalisti:"Gli 8000 MW li indicammo come obiettivi per il solare fotovoltaico ma non costituiscono un tetto" le associazioni ambientaliste e le categorie del settore hanno immediatamente ribattezzato la legge come blocca solare.
Si stima che a oggi il sistema del fotovoltaico dia lavoro diretto e indiretto a 15000 persone che temono di trovarsi improvvisamente a doversi inventare un altro lavoro. Temono il blocco degli investimenti, in particolare nel ramo del fotovoltaico. A rispondere al dibattito che si è acceso in questi ultimi giorni è stato direttamente il Ministro allo Sviluppo Economico, Paolo Romani, che al riguardo ha manifestato l’intenzione e l’impegno di incontrare le banche e le imprese interessate alle rinnovabili per fare il punto ma anche per chiarire la situazione. Ebbene, secondo il Ministro, innanzitutto, con il Decreto è stata apportata una stabilizzazione al mercato dell’energia delle fonti rinnovabili! Sic!
A suo dire ciò significa che non ci sarà alcun blocco degli investimenti in quanto chi li ha già fatti, facendo entrare in esercizio gli impianti entro il 31 maggio 2011, potrà continuare a fruire delle incentivazioni del terzo conto energia. E dopo tale data?
Anche dopo tale data il Ministro Romani ha posto l’accento sul fatto che gli operatori che avranno intenzione di investire, allo stesso modo, potranno avere, con il Decreto di futura emanazione, un quadro chiaro per quel che riguarda le quote, i livelli di incentivazione e tutti i parametri necessari per approntare un piano di sviluppo industriale che non sia limitato solo ad un paio d’anni, ma ad un orizzonte che sarà decisamente più ampio.
E i cittadini comuni? Il risultato sarebbe che gli operatori pubblici partecipati o privati avrebbero trattamenti di riguardo e favore mentre i cittadini comuni sarebbero disinvogliati verso tale investimento.
Infatti: “La rapida definizione dei nuovi incentivi è la mia priorità, e per questo voglio prima incontrare direttamente i principali protagonisti tra banche e imprese interessate al settore”, ha sottolineato il Ministro Romani che, inoltre, ha messo in evidenza come il Decreto approvato sulle rinnovabili vada a contenere quella che altrimenti, al 2020, sarebbe stata una bolla pronta ad esplodere con il raggiungimento della quota di 8 mila MW da impianti fotovoltaici che l’Italia, invece, è in grado di poter andare a raggiungere da qui a pochi mesi. “Proprio per questo“, ha aggiunto il Ministro, “siamo dovuti intervenire tempestivamente per garantire continuità e stabilità per un mercato di lungo periodo“.
Guardando agli ultimi tragici avvenimenti accaduti in Giappone sembrerebbe sensato abbandonare il nucleare e il fotovoltaico rappresenta un'alternativa concreta secondo Lester Brown (il più grande esperto mondiale di energie) che ha affermato che esistono solo due tipi di persone a favore dell'energia nucleare: la prima ci specula sopra mentre la seconda è male informata.
mercoledì 9 marzo 2011
FUORI I SOLDI DALLA POLITICA A VERCELLI!
Vi aspettiamo numerosi per dimostrare in maniera concreta cosa pensano gli abitanti del territorio vercellese relativamente al divario fra gli stipendi dei cittadini comuni e quelli dei consiglieri regionali.
giovedì 3 marzo 2011
REFERENDUM E AMMINISTRATIVE
Il massimo sforzo va prodotto per la riuscita a Roma, per sabato 26 Marzo ore 14 piazza della Repubblica, della manifestazione nazionale " Vota sì ai referendum per l’acqua bene comune. Sì per fermare il nucleare, per la difesa dei beni comuni, dei diritti, della democrazia”, nello stesso giorno mille iniziative locali in mille località potrebbero accompagnare la giornata di lotta con ricadute informative e mediatiche eccezionali.
Ecco alcuni appuntamenti:
- “Chernobyl day 2011” per il 26 aprile, non c’è dubbio che ad esso debba essere data anche una connotazione riguardante il sì al referendum acqua pubblica;
- il Corteo a Caorso (PC) di sabato 23 aprile, ore 15 piazza della Rocca;
- Azione immediata con Presidio sabato mattina davanti alla Prefettura di Cremona del Comitato referendario 2 sì per l’acqua bene comune e del Comitato contro il nucleare, avverso alla decisione del governo di farci votare il 12 giugno per i referendum invece dell’accorpamento per il 15 maggio.
L'unico motivo per il quale il governo non vuole accorpare amministrative e referendum, facendo così risparmiare molti soldi ai cittadini, è che la partitocrazia non vuole che venga raggiunto il quorum ai referendum.
Mostriamogli che hanno fatto male i conti e che ancora una volta, come durante il referendum contro il nucleare dell'1986, i cittadini italiani sono in grado di autoorganizzarsi sulle questioni fondamentali per esprimere in maniera pacifica e civile la propria volontà.
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?), Noi neppure!
martedì 22 febbraio 2011
SOS BIOSFERA
Per tutti coloro che sono interessati ai gruppi di aquisto solidali e alla possibilità di strutturare un mercato alimentare sostenibile e rispettoso dell'ambiente (nonchè della salute dell'uomo stesso che ne è fruitore). Consiglio a tutti i lettori del blog di visitare questa innovativa (soprattutto nei contenuti) web tv. Qui a destra trovate il link.
mercoledì 16 febbraio 2011
ASSEMBLEA DI FIRENZE CONTRO IL NUCLEARE
E' necessario ripetere il tam tam su internet per ritrovarci sabato 26 febbraio 2011 a Firenze, ore 9:30, sala del Circolo XXV Aprile, via Bronzino 117-118, dalla Stazione centrale SMN 20 minuti a piedi oppure con la tranvia in via Alamanni fermata Paolo Uccello, pasto veloce, conclusioni entro le ore 18.
Il Coordinamento dei comitati per i sì ai referendum per l'acqua pubblica e contro il nucleare, costituitosi formalmente a Cremona il 5 febbraio scorso, è di fatto partito a novembre 2010 con una splendida autorganizzazione in tutta Italia di un centinaio di manifestazioni, di altrettanti comitati, coincidenti con l'anniversario della vittoria del referendum antinucleare, fatto mai avvenuto dal 1987. Tale forza dei Comitati antinucleari si è ulteriormente ampliata autorganizzando l'adesione alla "prima tappa del Giro d'Italia per il sì" a Cremona, nel contempo prendendo coscienza che i sopravvenuti referendum imponevano ai Comitati di base l'avvio urgente delle loro campagne referendarie non divise fra acqua e nucleare bensì uniche, perché i referendum (il quorum!) si vincono alla base, e si vincono o si perdono tutti assieme, uniti si vince divisi si perde. Già in alcune regioni sono in corso iniziative unitarie acqua-nucleare. A tal fine sono state chieste verifiche ai comitati referendari nazionali. A Cremona il Coordinamento ha proposto di effettuare la seconda tappa del Giro per il 26 febbraio a Firenze , dove l'assemblea dunque potrà decidere quali strumenti organizzativi (compreso il logo) dovranno dotarsi i Comitati per affrontare la campagna referendaria porta a porta, paese per paese, quartiere per quartiere. Ringraziamo gli amici toscani per l'ospitalità.
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?), Noi neppure!
mercoledì 9 febbraio 2011
SCORIE RADIOATTIVE
La scorsa notte il passaparola e il desiderio di partecipazione hanno fatto radunare alla stazione di Condove alcuni cittadini, allertati dalla notizia dell'imminente passaggio di un treno carico di scorie radioattive provenienti da Saluggia e dirette in Francia. Tra loro anche il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Fabrizio Biolè, avvisato via telefono e giunto sul luogo per documentare gli avvenimenti.
Un bidone acceso per scaldarsi, una riunione per parlare della situazione: il tutto sotto lo stretto controllo di un imponente dispiegamento di Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia, Digos.
La radio annuncia il passaggio del convoglio per le 3.40.
Le forze dell'ordine si preparano, evidentemente hanno ricevuto ordini ben precisi, da eseguire indipendentemente dall'evolversi della situazione. Si forma il cordone antisommossa e avanza verso i civili, seguito dai blindati. Alle 4 i poliziotti avvicinano i civili e li spingono per farli arretrare. I civili lanciano pneumatici sui binari per protesta: è la scintilla per far partire la carica.
I civili vengono rincorsi sia sulla strada che sulla statale: inseguiti, caricati e feriti. Vengono fatti sedere tutti al freddo per terra, vengono richiesti loro i documenti e vengono segnalati. Vengono perquisiti zaini e borse. Fino alle 6.00 sono obbligati a restare fermi sulla banchina fino a nuovo ordine.
Il Consigliere e altri civili fanno riprese della carica. Fermata la ripresa video, poliziotti in borghese prendono di peso Fabrizio Biolè e, strattonandolo, lo portano verso i blindati. Alla sua richiesta spiegazioni, il poliziotto risponde : "Che cazzo..non sei mica un parlamentare con l'immunità".
E' vero: effettivamente in questi casi l'immunità ce l'ha chi brandisce il manganello e non chi ne è colpito.
Né il Consigliere né gli altri civili fermati per l'identificazione oppongono resistenza.
Alla richiesta di motivazione del fermo viene spiegato dal Commissario di Polizia che non è stato rispettato l'ordine da lui impartito...Fabrizio chiede quale ordine gli fosse stato dato, ma il poliziotto non risponde alla domanda.
Per due ore sono stai trattenuti, senza dare spiegazioni sul motivo del fermo, eventuale ora di rilascio e nome dei responsabili del fermo. Durante il fermo un Carabiniere proibisce al Consigliere di utilizzare il cellulare.
Nel frattempo 2 civili vengono perquisiti e portati via dalle forze dell'ordine in borghese.
Alle 6.00 un capo della Polizia rassicura Fabrizio Biolè sugli altri invitandolo a restare fino alla ripartenza del treno e alle 6.15 il Consigliere viene rilasciato dai Carabinieri che lo riportano tra gli altri civili circondati da 6 camionette.
Alla fine della nottata si contano 2 arresti e 27 denunce e un altro triste attacco alla democrazia."
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?), Noi neppure!
giovedì 3 febbraio 2011
SITUAZIONE DEL NUCLEARE IN ITALIA
Il Piemonte, data l’elezione del governatore leghista Roberto Cota (autodichiaratosi favorevole al ritorno del nucleare), sarà farevole ad un possibile ritorno del nucleare?
E se no, Cota e Palazzo Chigi potranno imporlo valorizzando le autonomie federaliste tanto care alla lega?
...Tanto è consultivo!
mercoledì 26 gennaio 2011
30 GENNAIO 2011, BLOCCO DEL TRAFFICO A TORINO
Andate a rivedere il mio blog di fine anno (2010) forse, l'amministrazione comunale, avrebbe potuto evitare questo blocco incentivando maggiormente coloro che non producono polveri sottili come i veicoli a metano che curiosamente non possono entrare nella ZTL centrale tuttavia tutti gli altri mezzi, anche se molto più inquinanti, terminata le poche ore di attivazione della ZTL possono circolare e produrre moltissime polveri sottili.
Sorge spontanea una domanda: non si rischia di diminuire le polveri sottili incentivando una politica energetica del privato cittadino con mezzi a metano e gpl? Perchè non lasciarli entrare nella zona centrale della città per incentivare il cambio di un mezzo obsoleto che anche se entrerà 8/10 ore dopo inquinerà da solo molto che più che tutte le auto a metano che potrebbero entrare in tutta la stagione?
martedì 18 gennaio 2011
LE CONSEGUENZE DEL REFERENDUM DI MIRAFIORI
Questo avvenimento crea un precedente che potrebbe aprire un domino di tetro abbassamento delle condizioni di lavoro per tutti gli italiani. Le ragioni del mercato e la richiesta di Marchionne da una parte e la politica di governo e opposizione dalla stessa (Chiamparino e il prossimo candidato sindaco PD, Fassino, favorevoli al sì).
Sottoposti sempre più sottoposti e padroni sempre più padroni di uomini che, se vorranno lavorare, dovranno diventare sempre più ubbidienti nonostante le loro condizioni di lavoro peggiorino enormemente.
mercoledì 12 gennaio 2011
RICATTO OCCUPAZIONALE
In ogni caso la mia solidarietà va a loro che qualunque sia l'esito del referendum ne usciranno sconfitti: senza un posto di lavoro in un caso oppure, nell'altro, perdendo i diritti che i loro padri hanno acquisito in 40 anni di lotta sindacale.