mercoledì 28 aprile 2010

MOTORI AD ARIA COMPRESSA 5


I fan dell'auto ad aria compressa, riapparsa in Francia come la fenice dalle ceneri di uno strano oblio, si stanno organizzando anche in Italia con un gruppo di acquisto. «E' realta'. L'Auto ad Aria Compressa funziona e sbarchera' sul mercato a breve. Emissione nocive zero, autonomia di 200 chilometri e velocita' massima di 70 Km orari: una Urban Car destinata a rivoluzionare il mondo della mobilita' - scrivono sul sito autoariacompressa.com - La lobby petrolifera trema e i produttori di auto tradizionali, inchiodati come sono al passato, iniziano ad avere seriamente paura». I veicoli alimentati ad aria compressa prenotabili sono L'AirPod e l'AirOne.
Secondo i sostenitori della rivoluzione ad aria compressa le grandi imprese automobilistiche si starebbero muovendo per impedire che questa tecnologia venga alla ribalta. La prima strategia e' quella del silenzio che i media dedicherebbero a quella che viene prospettata come "la rivoluzione del secolo", «I questi mesi l'auto ad aria compressa e' in road show per l'Europa, ne avete sentito parlare?» chiedono polemicamente quelli del gruppo di acquisto. La seconda strategia e' invece quella di mettere in cattiva luce l'azienda produttrice, la lussemburghese Motor Developement International (Mdi), che pero' opera in Francia, «Attraverso studi scientifici, come quello condotto dall'universita' Californiana Berkeley, che vadano a minare la bonta' del progetto. Per loro l'auto ad aria inquina ed e' piu' costosa di un'auto tradizionale. Insomma, i monopolisti della mobilita' su ruota hanno iniziato a difendersi e, questa, e' una notizia fantastica per tutti
noi poiche' sintomatica del fatto che siamo di fronte ad una possibile rivoluzione epocale».
Al rapporto dell'universita' di Berkley ha risposto direttamente la Mdi con una lettera «Nella quale facilmente si smontano le tesi propinate - assicurano sul sito autoariacompressa.com - con il dettaglio degli errori grossolani commessi nello studio». Secondo i sostenitori delle nuove urban car ad aria compressa la Berkeley avrebbe fatto una pessima figura: «Ha deciso di minare la propria credibilita' internazionale salendo sul carro del potere anziche' di essere obiettiva. La lettera di Mdi ci ha pero' dato qualche notizia tecnica in piu' rispetto al passato in merito all'AirPod in arrivo: pesa 330 chilogrammi, il suo sistema ad aria compressa sopporta dodicimila ricariche (stima di vita: 30 anni), impiega meno di due minuti per la ricarica ed il costo si aggira intorno ai 6.000/7.000 Euro» (che sono un po' piu' dei 4.000/5.000 euro pubblicizzati con il primo lancio della mini-auto).
I fan della auto elettrica illustrano anche le caratteristiche dell'AirPod presentata al salone dell'auto di Ginevra: ha 3 ruote, una davanti e due dietro, e un discreto spazio per i passeggeri perche' il serbatoio per l'aria occupa poco spazio. Il carburante e' l'energia dell'aria compressa immagazzinata in un serbatoio di 5000 libbre per pollice quadrato e «Nell'AirPod il conducente e' seduto da solo ed il movimento della ruota anteriore avviene mediante l'utilizzo di un semplice e preciso joystick anziche' avvalendosi del classico volante. La capienza dell'AirPod e' di due passeggeri oltre il conducente, seduti al contrario rispetto alla direzione di guida, come si puo' immaginare dalle foto pubblicate». Si tratta di un mezzo "slow", con una lenta accelerazione, visto che il motore e' spinto da otto cavalli e che la velocita' massima che puo' raggiungere e' di circa 70 km orari, con un'autonomia di circa 180 km. Per riempire il serbatoio di 210
litri di aria compressa ci vogliono 2 minuti.
Secondo autoariacompressa.com «Rispetto agli altri veicoli "alternativi", quali l'auto elettrica per esempio, l'auto ad aria compressa ha il vantaggio di non dover avvalersi di costose batterie pertanto il suo prezzo e' davvero accattivante». La Mdi afferma che il costo del pieno di aria compressa potrebbe essere intorno ad un euro e che l'aeroporto di Parigi ha gia' deciso di utilizzare questi mezzi per gli spostamenti interni e che quello di Amsterdam lo seguira' a ruota.
Ai fan italiani dell'auto ad aria compressa non va giu' l'atteggiamento dei grandi marchi automobilistici: «Certo, in un mondo perfetto i produttori di auto tradizionali si sarebbero stretti intorno all'idea dell'auto ad aria compressa, avrebbero lavorato giorno e notte collaborando per metterla in produzione al piu' presto, le strade delle citta' si sarebbero di conseguenza trasformate molto prima da luoghi invivibili, portatrici di malattie gravissime per noi e per i nostri figli, in luoghi quantomeno migliori. Naturalmente, l'ostruzionismo figlio del protezionismo al quale stiamo assistendo, non sorprende piu': ci siamo abituati, in mondo dominato dal dio denaro». Il problema ancora una volta sembra quello del modello di consumo dominante: «Ci sono aziende, fior di professionisti pagati e strapagati per effettuare ricerche di mercato nel campo automobilistico, capire le tendenze, i desideri della gente, le potenzialita' del settore. Le case
costruttrici di automobili prendono questi dati e che fanno? Li manipolano secondo gli interessi decennali che legano l'industria automobilistica ai petrolieri. Il messaggio che si vuole fare passare "quello che l'auto dei desideri" un'auto che in 3 decimi di secondo raggiunge i 200 chilometri orari. I consumi? Elemento poco significativo. Le emissioni nocive? Idem. Le pubblicita' rilanciano ancora auto con 3.000 di cilindrata che percorrono meno di 10 km con un litro di combustibile fossile, inquinante a dismisura. E' davvero questo che desiderano i consumatori-automobilisti? Non lo credo e non lo voglio credere - conclude il curatore del sito autoariacompressa.com . Saranno piuttosto i cartelli del petrolio che non vogliono mollare l'osso, a discapito della salute delle persone compresi i figli stessi dei petrolieri. Ma pare che i danni a lungo termine non interessino a nessuno».

mercoledì 21 aprile 2010

MOTORI AD ARIA COMPRESSA 4




Nel sud-est della Francia - vicino a Nizza - , la MDI di Carros ha sviluppato una tipologia di auto ecologiche che spesso è stata glorificata per essere subito inserita nel dimenticatoio: si tratta dell'auto ad aria compressa che e' stata ribattezzata "AIRPod", e che ha fatto la sua comparsa sulle strade francesi a cominciare dal viaggio dimostrativo del 9 ottobre 2008 a Nizza.
A fine gennaio questa piccola ma risoluta impresa francese (MDI Prod Sarl), che si occupa della produzione dei motori e delle auto, ha annunciato l'avvio della campagna di pre-commercializzazione e di prenotazione dei veicoli AirPod ed AirOne ed ha spiegato che questo e' stato possibile grazie «al superamento con successo di tutti i test di omologazione per i veicolo AirPod».
La vettura "AIRPod", nata per rispondere alla gara di appalto lanciata dalla citta' di Parigi per il futuro "systeme de voitures en libre-service", e' stato solo l'inizio di una serie di miniveicoli urbani e motori non inquinante e la MDI assicura che i suoi prodotti "mono-energie" ad aria compressa, frutto di piu' di 10 anni di ricerca, «Permettono un funzionamento totalmente pulito utilizzando l'aria compressa stoccata in dei depositi sotto alta pressione. Li si trova in prodotti quali i veicoli a vocazione urbana, su dei gruppi elettrogeni di soccorso e o dei trattori industriali. Sono particolarmente adatti ad applicazioni che privilegiano l'accoppiamento di energia ed hanno bisogno di una potenza media e di un utilizzo moderato».
Sfruttando questa tecnologia la MDI ha messo parallelamente in produzione motori "zero pollution" (ad inquinamento zero) e progettato versioni "bi-energie" sulla stessa base tecnologica. «L'utilizzo di un coadiuvante energetico (benzina, gasolio, alcool o gas) bruciato in una camera di combustione esterna permette una maggiore autonomia di funzionamento limitando allo stesso tempo i consumi e gli scarichi di gas tossici: meno di 2 litri per 100 chilometri (a 90 km/h su una MiniFlowAir); Zero Nox; da 3.000 a 4.000 volte meno di idrocarburi incombusti di un motore convenzionale; tre volte meno emissioni di CO2 di un motore convenzionale della stessa potenza. Questi motori equipaggeranno per esempio dei gruppi elettrogeni di produzione. Quanto ai veicoli che interesseranno, potranno funzionare in citta' senza inquinamento nel modo "Air comprime seul" e sulla strada con un'autonomia importante grazie alla combustione di un adiuvante liquido o gassoso».
Ma la MDI promette anche di sviluppare maggiormente questa nuova tecnologia mettendo in pratica una «Teoria termodinamica che permettera' entro i prossimi 10 anni di migliorare ancora questi risultati, creando una vera rivoluzione energetica. Tutti i motori MDI comportano una "chambre active" e sono oggetto di numerosi depositi di brevetti nel mondo. Permettono di coprire una vasta gamma di utilizzi, andando da 4 a 75 cv, e saranno utilizzati nelle seguenti applicazioni: trasporti urbani; auto pulite MDI OneFlowAIR, MiniFlowAIR et CityFlowAIR; progetto di trasporti urbani MDI MultiFlowAIR; gruppi elettrogeni di soccorso e di produzione; trattori di trazione e lavaggio; trattori agricoli; motori da barche; motori per are rei leggeri e gruppi APU».
Per la commercializzazione dell'auto ad aria compressa sarà la volta buona o - consapevoli dell'esperienza italiana di Eolo - le multinazionali del petrolio riusciranno ancora una volta a imporre progetti di mobilità insostenibili sotto tutti i punti di vista (economico, ambientale e sanitario)?

mercoledì 14 aprile 2010

L'ORDINE DEI MEDICI PRENDERA' POSIZIONE CONTRO LO PSICHIATRA MOLESTATORE


Nel servizio delle Iene intitolato "Lo psichiatra molestatore" del 14/04/2010 uno psichiatra, conversando con una sua ex-paziente, ammette davanti alla telecamera nascosta di aver molestato (e forse abusato?) una ragazza che all'epoca dei fatti aveva solo 17 anni.
Dopo poco tempo ritratterà tutto davanti all'inviato delle iene...
Giudicate voi, ecco i links:
http://www.youtube.com/watch?v=ldwJLU78fw0
http://www.youtube.com/watch?v=A4kVM2rY-bU&feature=related
Ci chiediamo se l'ordine dei medici prenderà i dovuti provvedimenti intraprendendo un procedimento disciplinare che si concluderà con una radiazione dall'albo e il divieto di esercitare la pubblica professione?

martedì 6 aprile 2010

PILLOLA Ru486


Sfavorevoli o favorevoli all'aborto? Cosa significa che uno è favorevole all'aborto? Forse lo sono ma non in questi termini: sono favorevole alla possibilità di abortire perchè tanto ciò avverebbe ugualmente con la sola differenza che se ne occuperebbero macellai senza scrupoli improvvisati a medici e criminalità in genere con gravi rischi sia per le donne che per i feti.
La riflessione sull'aborto pone in essere il solito problema nell'approcciarsi a questi argomenti: tutti vogliono decidere per gli altri quando si tratta di decisioni personali. A ogni modo è necessario garantire alle donne che desiderano abortire - per i più svariati motivi - la possibilità di farlo con i più alti ritrovati della scienza senza subire le pressioni della società su scelte che riguardano aspetti intimi della soggettività quali quelli materni.
Per quanto riguarda la pillola Ru486, tale medicinale fa parte di una politica sanitaria adottata a livello nazionale.
Inoltre va potenziata la possibilità di un supporto psicologico non fossilizzato su posizioni preconcette in modo tale da essere funzionale a scelte più consapevoli. Spesso oggi i consultori che affrontano tali problematiche si suddividono in favorevoli e contrari (con operatori obiettori di coscienza che fanno ostruzione).
Non si tratta di essere favorevoli o contrari: si tratta di rispettare l'alterità e consentire a ognuno di esprimersi secondo la propria volontà su scelte e condotte squisitamente personali. Dopodichè ognuno decida secondo la propria coscienza per sè stesso senza pretendere di imporre agli altri la propria volontà.