mercoledì 26 gennaio 2011

30 GENNAIO 2011, BLOCCO DEL TRAFFICO A TORINO

Il 30 gennaio 2011, causa l'alto livello delle polveri sottili nell'aria - ben superiore ai limiti consentiti dall'Unione Europea nei centri abitati a tutela della salute dei cittadini - , è stato predisposto il blocco del traffico veicolare. L' "Informa ambiente" -organo di informazione dell'amministrazione comunale torinese così avvisa i cittadini: "E' confermato il blocco del traffico annunciato nei giorni scorsi per domenica 30 gennaio. Sono confermate le prescrizioni seguenti: traffico privato vietato dalle 10 alle 18; i mezzi a metano o GPL possono circolare tranne che nell'area della Ztl Centrale, dove è fatto divieto assoluto di circolazione anche per i mezzi ecologici. I veicoli elettrici possono circolare liberamente ovunque. Disponibile il testo completo dell'ordinanza n.358 che disciplina il blocco e le eventuali esenzioni. GTT comunica che, in occasione del blocco, sarà possibile acquistare un unico biglietto - urbano e suburbano - valido per tutto il giorno".
Andate a rivedere il mio blog di fine anno (2010) forse, l'amministrazione comunale, avrebbe potuto evitare questo blocco incentivando maggiormente coloro che non producono polveri sottili come i veicoli a metano che curiosamente non possono entrare nella ZTL centrale tuttavia tutti gli altri mezzi, anche se molto più inquinanti, terminata le poche ore di attivazione della ZTL possono circolare e produrre moltissime polveri sottili.
Sorge spontanea una domanda: non si rischia di diminuire le polveri sottili incentivando una politica energetica del privato cittadino con mezzi a metano e gpl? Perchè non lasciarli entrare nella zona centrale della città per incentivare il cambio di un mezzo obsoleto che anche se entrerà 8/10 ore dopo inquinerà da solo molto che più che tutte le auto a metano che potrebbero entrare in tutta la stagione?

martedì 18 gennaio 2011

LE CONSEGUENZE DEL REFERENDUM DI MIRAFIORI


Il sì ha prevalso ma forse non tutti hanno intuito la portata e il reale significato del referendum di Mirafiori per i lavoratori di tutta Italia. Infatti, da sabato mattina 15 gennaio 2011, qualunque imprenditore, multinazionale o datore di lavoro sarà legittimato a stipulare contratti con i lavoratori in deroga alla Costituzione sulla base del ricatto occupazionale.
Questo avvenimento crea un precedente che potrebbe aprire un domino di tetro abbassamento delle condizioni di lavoro per tutti gli italiani. Le ragioni del mercato e la richiesta di Marchionne da una parte e la politica di governo e opposizione dalla stessa (Chiamparino e il prossimo candidato sindaco PD, Fassino, favorevoli al sì).
Sottoposti sempre più sottoposti e padroni sempre più padroni di uomini che, se vorranno lavorare, dovranno diventare sempre più ubbidienti nonostante le loro condizioni di lavoro peggiorino enormemente.

mercoledì 12 gennaio 2011

RICATTO OCCUPAZIONALE


Fiat di Mirafiori - Torino. I lavoratori vengono chiamati a votare un referendum interno per decidere se accettare o meno quello che a molti suona come un ricatto occupazionale.
In ogni caso la mia solidarietà va a loro che qualunque sia l'esito del referendum ne usciranno sconfitti: senza un posto di lavoro in un caso oppure, nell'altro, perdendo i diritti che i loro padri hanno acquisito in 40 anni di lotta sindacale.