martedì 29 giugno 2010

MEDICI CHIRURGHI E ODONTOIATRI: PSICOLOGI DI BASE?


In data 16 febbraio 2010 il Deputato Antonino Foti presentava alla Camera la Proposta di Legge “Istituzione della figura professionale dello Psicologo di base” (3215). Tale Proposta di Legge (PdL) è stata assegnata alla XII Commissione Affari sociali.
La PdL apre così: “La presente proposta di legge intende istituire la figura professionale dello psicologo di base convenzionato con il servizio sanitario nazionale (SSN) per superare l’attuale diffidenza e il conseguente scarso ricorso agli psicologi in caso di disturbi psichici. Si prevede pertanto l’obbligo per il medico di base di indirizzare i pazienti che denotano disturbi o problemi psichici a uno psicologo di base.”
Non è un'allucinazione, finalmente una Proposta di Legge al passo coi tempi e paragonabile a quelle, relative alla riforma del settore sanitario, di Stati del Nord Europa come la Germania...Ma la PdL continua: “Analogamente, per i minori, si prevede che il pediatra di base indirizzi i piccoli pazienti a un neuropsicologo dell’età evolutiva” (sull'invadenza della casta medica possiamo chiederci: perchè non uno psicologo dell'età evolutiva?). Vi consiglio vivamente di stampare e leggere con attenzione l’intera PdL che offre un puntuale scenario sociale in cui emerge la domanda di Psicologia da parte della società.
Che dire? Se passasse una simile legge, la nostra categoria professionale farebbe un significativo passo in avanti! È con entusiasmo e ottimismo che si prosegue nella lettura della PdL, fino all’Art. 3 a pagina 4 in cui si precisa che possono essere iscritti nell’elenco degli “Psicologi di Base” tutti quei professionisti (perché usare questa parola invece di “psicologi”, visto che di questo si sta parlando?!?) in possesso dei seguenti requisiti:
• “Iscrizione all’Ordine degli Psicologi da almeno 10 anni”
ovvero
• iscritti “all’Ordine dei Medici Chirurghi o degli Odontoiatri”!!! (subito?)

Mentre gli Psicologi devono essere iscritti all'albo da almeno 10 anni per esercitare; invece Medici chirurghi e Odontoiatri, non si capisce per quale motivo, potranno esercitare fin da subito nonostante probabilmente non avranno superato neanche un esame universitario raletivo alla teoria di materie psicologiche durante la propria formazione.
Purtroppo si tenta di istituire la figura dello Psicologo di Base escludendo la categoria degli psicologi. Infatti viene proposto per legge di consentire a Medici chirurghi e Odontoiatri di esercitare la professione di Psicologi di Base consentendogli l'"assistenza psicologica” (Art. 4, p 5). Una particolarità della nostra professionalità.
E per chiudere si specifica ovviamente che “l’attuazione delle disposizioni della presente legge si provvede nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.”
In pratica non vi sarebbe poi attuazione, visto che il Governo sta tagliando tutto, scuola, sanità, sicurezza, assistenza. In altre parole, da una parte si legifera la netta invasione di campo della casta medica nella psicologia, ma parallelamente ci si tutela poi dal dover attuare operativamente tale figura a servizio della cittadinanza (fosse mai!), visto che di risorse lo Stato non ne dispone (e quelle poche di cui dispone preferisce allocarle in favore della causa medica!
L’Onorevole Antonino Foti, prima di questa illuminata proposta di legge, si è già adoperato con una PdL in materia di Trasporto Pubblico Locale, una sulla Disciplina della Professione di Sociologo e una sull'istituzione della figura professionale del Progettista della Sicurezza, nonché dell’istituzione della qualifica di Vice Direttore nella Pubblica Amministrazione.
Dispiace, in quanto la PdL in oggetto è ben motivata e contestualizzata. Peccato che spezzerebbe le gambe alla professione di Psicologo per gli Psicologi! Quasi avessimo bisogno di ciò…
In ultima analisi: trattasi di uno dei tanti attacchi della casta medica che vedono la psicologia non come una nuova scienza del settore sanitario in grado di poter promuovere la salute ma come un antagonista da soffocare... il solito tentativo di invadere e fagocitare l’ambito psicologico. La casta medica infatti non si contenta di poter accedere alla specializzazione in Psicoterapia invadendo un campo che gli è estraneoe non gli compete, vorrebbe egemonizzare anche la figura dello psiologo insediandosi domani fra gli psicologi di base.
E ciò diviene ancor più irritante ed inaccettabile se pensiamo che proprio in questi giorni la FIMMG (Federazione Italiana Medici di Famiglia) denuncia il rischio di estinzione dei medici di famiglia: tra 4 o 5 anni andranno in pensione decine di migliaia di medici di famiglia, senza che una nuova generazione di professionisti di Medicina Generale – sempre più attratta da percorsi iper-specialistici – si sia formata.
In pratica i Medici corrono il rischio di non poter garantire la figura del Medico di Base sul territorio nazionale, e invece di pensare a come intervenire su questo loro problema, si attivano per favorire la proposta di una PdL sull’attivazione della figura dello Psicologo di Base in cui però poter entrare anche loro subito mentre gli psicologi solo dopo 10 anni di iscrizione all'albo! sic!
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?), Io neppure!

mercoledì 23 giugno 2010

ADDIO JOSE' SARAMAGO


19 giugno 2010, ore 09:02
Lanzarote, muore il premio Nobel per la letteratura Josè Saramago. L'autore di capolavori come 'Cecità' e 'Memoriale del convento' è deceduto alle 12,45 ora locale (le 13,45 in Italia) nella sua casa di Tias (Lanzarote), nelle isole Canarie, dove viveva dal 1991 dopo le polemiche con la Chiesa portoghese. Inconfondibile il suo stile letterario, in cui le regole della punteggiatura si perdono in frasi lunghissime. Lo scrittore ribelle è morto a 87 anni...L'anno scorso invece la polemica-rottura con Einaudi.
La libertà di pensiero perde uno dei suoi migliori alfieri in un mondo sempre più zeppo di uomini che chinano la testa al pari di servi,leccapiedi e disimpegnati.

mercoledì 16 giugno 2010

PRESIDIO CONTRO L'INCENERITORE DEL GERBIDO


Nonostante la pioggia, il presidio di Torino viene portato avanti lo stesso con determinazione e il numero dei partecipanti continua a crescere fino ad arrivare a quasi un centinaio di persone, tra vari attivisti, cittadini, realtà di vario tipo con o senza le loro bandiere (qualcuno anche fin troppe).
Ad animare il presidio musica e la graditissima partecipazione dei Pink con il loro spettacolo di percussioni, scenografie, striscioni.
Una delegazione si poi spostata appena saputo che Chiamparino stava rilasciando un´intervista su Sky in zona apparendo come sfondo con uno striscione: "Riduci, Riusa, Ripara, Ricicla" sintesi di un comportamento ecosostenibile (il ciclo virtuoso delle 3 R) e necessario come unica strada percorribile per un futuro sostenibile.
Il consiglio comunale ha concluso la seduta all´incirca verso le 17 mezz´ora dopo che il presidio aveva cominciato a fare la sua presenza, alcuni affermano di aver visto degli assessori sgaiattolare furtivamente per evitare di esporsi al pubblico ludibrio.
Riteniamo riuscita questa iniziativa che avrebbe potuto essere ancor più partecipativa se non fosse stato per la pioggia... a ogni modo presto verranno lanciate le prossime assemblee e iniziative: la battaglia civile, contro quello che riteniamo un demenziale e pericoloso spreco di risorse (non semplicemente rifiuti) dall´impatto ambientale rilevante oltre che dalle possibili conseguenze nefaste per la salute, è appena cominciata.

mercoledì 9 giugno 2010

INCENERITORE DEL GERBIDO? NOGRAZIE





Data: lunedì 14 giugno 2010
Ora: 16.30 - 19.30
Luogo: davanti al Comune di Torino
Via: piazza Palazzo di Città
Città/Paese: Torino, Italy
Vedi mappa

Come molti sanno, a febbraio, il comune di Torino ha deciso di avviare formalmente i lavori di costruzione dell'inceneritore di Torino, situato al Gerbido, nella prima cintura sud-ovest.
Secondo i progetti ufficiali i lavori dovrebbero durare circa tre anni; questo impianto costerà, sempre secondo i dati ufficiali, circa 500 milioni di euro (il costo di tre ospedali), tutti ricavati da fondi pubblici. Recentemente il progetto è stato sovradimensionato per arrivare a bruciare 500.000 tonnellate all'anno di rifiuti, cioè il quantitativo prodotto da tutta la provincia di Torino e oltre; perciò, per funzionare, l'inceneritore dovrebbe viaggiare a pieno regime ed occorrerebbe quindi sostenere la produzione di rifiuti o importarli, distruggendo di fatto qualsiasi eventuale politica virtuosa di gestione degli stessi (come ad esempio, la raccolta differenziata, che a Torino attualmente non supera il 40%, è stato dimostrato poter
arrivare all'80%).
Innumorevoli convegni, trattati, studi, in Italia e nel mondo, hanno dimostrato l'altissima nocività dei fumi provenienti dagli inceneritori, in quanto contengono diossine, polveri sottili
e un mix di sostanze tossiche che inquinano tutto l'ambiente in maniera perenne per un raggio di decine di Km, contaminando animali, allevamenti, coltivazioni, esseri umani e provocando gravi rischi di tumori e malattie varie.
Sappiamo benissimo che le alternative ci sono e sono anche già collaudate, fino ad arrivare a produrre rifiuti zero tra raccolta differenziata, riduzione alla produzione, riuso e tecnologie di recupero a freddo.
La decisione di costruire l'inceneritore, distruttiva sia per l'ambiente sia per la società, si affianca alla costruzione di altre "grandi opere" che si prefigurano in Piemonte, come il TAV, il nucleare, la Tangenziale Est, la privatizzazione dell'acqua, i grattacieli; tutte opere volute dalla classe dominante perchè procurano grandi profitti, mettendo in moto ingenti quantità di capitali sfruttando l'ambiente (e gli esseri umani).
Per questo lanciamo un appello ad unirvi a noi per costruire una mobilitazione, sotto forma di presidio, davanti al Comune di Torino per il giorno lunedì 14 giugno, dalle ore 16.30 alle ore 19.30, durante la seduta del Consiglio Comunale. Tramite il presidio intendiamo:
-dare un segnale forte e ribadire che i lavori di costruzione dell'inceneritore devono essere immediatamente e assolutamente fermati;
-sollecitare il comune affinchè si attivi fin da subito per aumentare il piano di raccolta differenziata porta a porta;
-comunicare che vogliamo una gestione dei rifiuti a misura d'uomo ed ecosostenibile;
-mettere in chiaro che siamo contro tutti gli sprechi, le devastazioni e le nocività e siamo e saremo sempre pronti ad opporci.

Contatti: conoincto@gmail.com
Web: www.rifiutizerotorino.org

Qui potete scaricare il volantino da riprodurre e diffondere il più possibile: http://www.noinctorino.org/media/uploads/2010/06/presidio14volantino.pdf

Qui invece trovate il flyer informativo su cosa comporterebbe l’inceneritore: http://www.noinctorino.org/media/uploads/2010/06/FlyerInformativo.pdf

Adesioni finora pervenute:
Comitato No Inceneritore Si Rifiuti Zero
CARP (Coordinamento Ambientalista Rifiuti Piemonte)
Rifiuti Zero Torino
No Tav Torino
MoVimento 5 Stelle Piemonte
Resistenza Viola
Sinistra Critica
CUB
COBAS
A.L.A.TO (Assemblea Lavoratori Autoconvocati TOrino)
R.A.T.S. (Rete Antagonista Torino Sud)
CSOA Gabrio
Rivalta Sostenibile
Lista civica No Inceneritore Beinasco

mercoledì 2 giugno 2010

INCREDIBILE ITALIA


Gli ultimi dati sulla disoccupazione dicono che due giovani su tre sono disoccupati. Molti giovani, laureati - magari a pieni voti - , sono a spasso o obbligati dalla sopravvivenza ad accettare lavori che non riconoscono la loro preparazione e ricchezza professionale. Lavori che, a livello salariale, non gli riconoscono ne l'impegno ne tantomeno gli obiettivi raggiunti.
La nostra società non è meritocratica: premia quasi esclusivamente chi lecca e/o chi è parente di persone influenti. Le migliori menti, quelle più indipendenti e che non si piegano al sistema, hanno due vie: la prima è la fuga delle menti all'estero cioè andare fuori dall'Italia mentre la seconda significa entrare come dipendenti in un call-center per una cifra dai 500 ai 800 euro al mese. I leccaculo e i parenti dei potenti son sempre in voga nonostante oggi non vadano più di moda.
Leccaculismo e nepotismo stanno paralizzando il paese: continuando così la situazione sociale diventerà sempre più esplosiva. La gerontocrazia dei posti di comando sta infliggendo il colpo di grazia.
Da una parte lo stato incanala i giovani a elevare la propria istruzione, dall’altra le famiglie indirizzano i propri figli verso traguardi volti a innalzare lo standard sociale grazie alla scala mobile idealmente impostata sulla meritocrazia. Tuttavia l’università è stata costruita e ha funzionato in passato come scuola per l’élite; l'università – cioè – produceva un numero limitato di persone le quali, tutte, chi più chi meno, riuscivano a ottenere una certa posizione sociale nell’ambito della classe dirigente della società. Ma quando guardando alla situazione italiana, in luogo di produrre 50-60 mila giovani destinati a entrare nell’élite del potere, la scuola produce un numero dieci volte superiore di giovani: non è più chiaro chi di essi potrà entrare nell’élite e chi invece non solo ne resterà escluso, ma si troverà in una posizione nettamente svantaggiata rispetto agli altri. In tale situazione aumenta l’insicurezza e sono soprattutto i giovani figli del ceto medio a sentire questa contraddizione. Chi potrà sopravvivere?
Who shall survive? Non si deve dimenticare che, antropologicamente, i giovani sono i guerrieri di ogni società. Si rischia di creare una frattura pericolosa fra le genrazioni: da una parte chi ha usufruito delle risorse e dall'altra coloro che non hanno potuto.
Sarebbe sufficente una legge quadro a livello nazionale che imponesse la laurea come condizione sine qua non per i posti dirigenziali (senza deroghe e precisando che le situazioni di fatto non saranno più sanate riconoscendo la mansione al lavoratore ma obbligando l'azienda all'inserimento in organico di lavoratori col giusto titolo legale) per dare un importante segnale di svolta.
La realtà, purtroppo, è dimetralmente opposta.
Invece di spronarli a studiare dovremo raccomandare ai nostri figli: "Cerca di leccare a più non posso il sedere del capo e stai vicino alle persone giuste"?
Provate voi a vivere a queste condizioni?
Generazione 1000€.