mercoledì 25 febbraio 2009

Il Millsgate





Il 18 febbraio 2009 tutti i giornali del mondo ( – per citarne solo alcuni – El Pais, The Guardian, Le Figaro, The Herald Tribune) hanno riportato la notizia della condanna di Mills. L'avvocato britannico corrotto da Bernasconi (presidente di mediaset e collegato in maniera eclatante con il presidente del consiglio Silvio Berlusconi) per essere reticente e testimoniare il falso nei vecchi processi All Iberian e tangenti alla Gdf dove Berlusconi era imputato. Hanno spiegato che il presidente del consiglio Silvio Berlusconi non è stato giudicato in base al lodo Alfano. Una legge ad personam, proposta da un deputato del suo gruppo parlamentare (il PDL), che lo rende intoccabile. Hanno argomentato che nessun premier sospettato di corruzione sarebbe ricorso a tanto per evitare la condanna in un Paese democratico-occidentale. Se non si fosse dimesso lo avrebbero cacciato. Gli Stati Uniti hanno avuto il Watergate, l'Italia ha il suo Millsgate. Ma tentiamo di comprendere meglio ciò che è accaduto attraverso un parallelo: supponiamo che il presidente del consiglio sia accusato di corruzione mentre il corrotto venga condannato a quattro anni e sei mesi di carcere in primo grado. La condanna del corrotto ipoteca di per sé la colpevolezza del corruttore (reato tra l’altro più grave). Tuttavia il presidente del consiglio non potrà essere giudicato in virtù di una legge entrata in vigore pochi mesi prima del processo a suo carico e che lo rende impunibile.
Poichè la stampa italiana ne ha parlato applicando una censura morbida: La Stampa a pag. 10, il Corriere della Sera ne parla a pag. 21 e così via... Io ho deciso di parlarne in prima pagina!
Inoltre viene da chiedersi: ma l'onorevole Veltroni non poteva aspettare la data del processo per dare le dimissioni e fare un pò di opposizione denunciando questi scandali? Sembra impossibile che non fosse a conoscenza della data del processo, e questo sarebbe un professionista della politica? Non poteva proprio aspettare qualche giorno in più prima di dimettersi. Sembrano proprio d'accordo. Sembrano un'unica entità: Veltrusconi.
Onorevole Veltroni le scuse non bastano: la sinistra non è più rappresentata in parlamento e la responsabilità politica di averla distrutta è in buona parte sua. Avrebbe dovuto avere almeno il coraggio di fare un pò di opposizione.
Il muro di gomma sta crollando.


aggiornamento:
19 maggio 2009 - Viene depositata la motivazione della sentenza dai giudici. Nonostante questo grazie al lodo Alfano l'onorevole Silvio Berlusconi non potrà essere processato.

martedì 17 febbraio 2009

SORU PERDE, DI PIETRO HA SBAGLIATO ALLEANZA!



L'unico politico in gamba del PD menoelle (oltre a Bersani) ha perso. Soru: da solo ha creato la sua fortuna con Tiscali in modo legale, l'ha venduta è entrato in politica e stava tentando di realizzare delle manovre per conservare intatte le bellezze naturali della sua terra, della sua isola...un posto meraviglioso, la Sardegna. Tutti sappiamo dell'abusivismo edilizio che troppo spesso è incentivato dalla politica attraverso lo scambio di voti. Troppo spesso un condono in riva al mare che deturpa la nostra bellissima costa è la contropartita di una manciata di voti.
La Sardegna è un luogo bellissimo che per uno strano fenomeno migratorio perde i 2/3 dei suoi abitanti nel periodo che va da settembre a giugno. Le ville al mare di proprietà di sedicenti industriali che giungono su questa terra bellisima incuranti della distruzione del territorio che provocano soffocano tutta la gallura...e non vogliono nemmeno pagar un piccolo dazio per ripagare gli isolani del torto subito!
Soru come presidente della regione Sardegna stava tentando di combattere questo, stava tentando di combattere la sconsiderata fioritura di case al mare (tutte sulla costa e tutte causa di gravi deturpazioni del terriotorio e depauperamento delle risorse di acqua in estate per i residenti)ma è stato scalzato dalla campagna elettorale permanente del nostro presidente del consiglio dei ministri. Campagna elettorale tenutasi a nostre spese! Invece di occuparsi della grave crisi internazionale che colpirà anche l'Italia il presidente Berlusconi ha fatto campagna elettorale a nostre spese e promettendo risorse alla Sardegna. Risorse che amministra come fossero "cosa sua" invece che cosa di tutti - respublica.
Cappellacci non avrebbe mai potuto vincere senza l'aiuto del suo capo.
Soru è stato un uomo di grande responsabilità politica: durante il suo impegno istituzionale si è dimesso prima della conclusione del suo mandato pur di non stravolgere il piano edilizio che tentava di far approvare al consiglio regionale con eccezzioni che compiacessero parte della coalizione (i socialisti in particolare), cosa avrebbe fatto Cappellacci?
L'unica consolazione è che spiaceva vedere una persona capace all'interno di una forza politica - il PDmenoelle - che ha dato l'Italia in mano al centro-destra per manifesta incapacità mentale. Veltroni e gli altri hanno creato una specie di centro (un pò colorato di rosso sbiadito)incuranti di distruggere la sinistra italiana. La sinistra non è più rappresentata in parlamento, se ne è rammaricato Fini: ma dove siamo arrivati?
Dal blog di Grillo di oggi (17/02/2009): "Il PDmenoelle è il miglior amico del nemico. Gli ha regalato per decenni le frequenze radiotelevisive. Un bene dello Stato che consente allo psiconano di arricchirsi con la pubblicità e di operare un lavaggio del cervello quotidiano ai cittadini. Giorno e notte. Instancabile. In cambio di cosa Violante? Qual è stato il baratto?
Il PDmenoelle non ha eliminato nessuna legge porcata. Non ha riformato la legge elettorale, quella che consente a Fassino di far eleggere la sua consorte, la signora Serafini, per SETTE volte in Parlamento e a Topo Gigio di nominare deputato Enzo Carra, un condannato in via definitiva. Non si è mai occupato del conflitto di interessi. Berlusconi è figlio di Craxi, ma, dopo la morte del padre, è stato adottato dalla coppia D’Alema-Violante."
Come a suo tempo sbagliò Prodi ad accettare un alleanza-suicidio con DEMENTE Mastella causa della caduta del governo di cui era presidente, ha sbagliato Di Pietro nel 2008 ad allearsi con il PDmenoelle di Veltrusconi. Di Pietro l'unico che fa un pò di opposizione a questo governo abusivo. Di Pietro uno dei fautori di mani pulite. Tale alleanza è stato un grave errore politico. Se si fosse alleato con la Sinistra ARCOBALENO forse avremmo ancora una rappresentanza della sinistra in parlamento, inoltre l'opposizione sarebbe condivisa e al 10%.
Resta un interrogativo perchè Di Pietro si è alleato con il PD menoelle con cui - tra l'altro - è sempre in disaccordo sulle manovre politiche e nell'opposizione al governo?
Sarei felice di pubblicare sul mio blog la risposta dell'onorevole Di Pietro a riguardo, nel caso decidesse di rispondere in proposito.

PS: Veltroni si è dimesso. La finta opposizione di Veltrusconi si è sgretolata. Il governo Veltrusconi lo seguirà presto: governo e opposizione sono la stessa cosa, sono un incantesimo.
Il muro di gomma sta crollando.

mercoledì 11 febbraio 2009

EUTANASIA ED ECONOMIA

Il dibattito sull’eutanasia tiene banco nel nostro paese dopo la recente scomparsa di Eluana. Il vero problema è che in Italia tutti vogliono decidere per gli altri: si sta facendo un caso politico di qualche cosa che dovrebbe essere lasciato alla libertà di coscienza personale dell’individuo coinvolto.
Alcuni sostengono che i familiari, in quanto persone coinvolte emotivamente, non sono in grado di prendere una decisione lucida. Si potrebbe anche ritenere che tali persone hanno ceduto alla depressione e si sono arrese alla disperazione decidendo di lasciare che la natura faccia il suo corso. Ammesso e non concesso lo Stato lascia i familiari in balia di se stessi.
Il punto è che la decisione non si può far prendere, una volta che la tragedia è accaduta, ai familiari di un essere umano ridotto a uno stato vegetale.
Non è una questione di accanimento terapeutico.
Sarebbe saggio, invece, far lasciare a ogni cittadino maggiorenne un documento attestante la propria volontà (per sé stesso) in caso si verifichino tali tragedie in modo simile al documento compilato per la donazione degli organi. La vita deve essere una scelta personale del singolo soggetto, non possono gli altri – i familiari, i parenti, i genitori o chicchessia – decidere al suo posto. Inoltre si tratta di responsabilizzare il soggetto alla vita e ciò può avvenire solo dandogli la possibilità di riflettere approfonditamente sull’argomento, nonché il modo di prendere autonomamente tale difficile decisione.
Personalmente, se dipendesse da me, non abbandonerei mai un mio familiare, un caro o una persona a cui tengo lasciandola all’eutanasia ma comprendo che si tratta di rispettare la sua volontà. Con la morte nel cuore – comunque – accetterei la volontà pur non condividendola. Non condividendola perché se voglio bene a una persona ho la speranza che magari un giorno la scienza possa riuscire a salvarla – e magari un giorno sarà così – tuttavia credo che il concetto rispetto per la vita significhi profondo rispetto per gli altri a cominciare dalle opinioni altrui.
Si tratta comunque di decisioni veramente difficili e spero di non dovermi mai trovare nella situazione di dover decidere della vita di un'altra persona: tanto più se mio caro. Posso solo – e ognuno di noi dovrebbe essere messo in tale condizione – decidere della mia vita.
Quindi invece di muovere il parlamento a legiferare secondo procedure di emergenza sarebbe meglio ponderare una legge che tenti di far evolvere le coscienze dei cittadini tipo quella da me appena descritta.
Inoltre emerge l’impressione di una subdola strumentalizzazione per ottenere consenso politico da parte del governo dato che il caso di Eluana è venuto alla ribalta solo oggi mentre se ne discuteva già prima di Natale 2008. Come mai si è aspettato così a lungo prima di accorgersi della necessità di un provvedimento o di una legge che regolasse l’argomento? Forse perché il premier si trovava in sardegna a fare campagna elettorale in favore del candidato a presidente della regione del PDL?
A ogni modo dobbiamo considerare che la crisi economica che si sta abbattendo sul mondo e che coinvolgerà anche l’Italia mieterà un numero di vittime certamente superiore. Molte persone perderanno il proprio lavoro (alcune lo hanno già perso) soprattutto nel settore metalmeccanico. Un infinità di studi (e di osservazioni) sociologici dimostrano che nelle famiglie in cui un componente perde il lavoro aumentano i casi di suicidio, di violenza in famiglia, di depressione, di divorzio – nonché una ampia insicurezza di tutto il nucleo familiare che porterà il conflitto anche fuori dalle mura domestiche.
Come verranno affrontate tali problematiche a livello macrosociale visto che purtroppo è lecito prevedere che non coinvolgeranno una sola famiglia ma un numero enorme di nuclei familiari italiani? Chi pagherà i costi sia a livello sociale che a livello umano? Chi ripagherà quelle famiglie che si sfasceranno poiché i conflitti in loro immessi dalla perdita del lavoro – e quindi dalla crisi – le travolgeranno?
Invito il governo a riflettere su queste problematiche e, se interessato in modo sincero al rispetto per la vita (come afferma), a lavorare seriamente perché la crisi economica non travolga il nostro paese diffondendosi come una peste bubbonica.

mercoledì 4 febbraio 2009

La certezza della pena

Il presidente del consiglio, onorevole, Silvio Berlusconi ha dichiarato ieri in un intervista riportata su molte reti nazionali che auspica la certezza della pena in Italia. Inoltre, attaccando la magistratura, ha aggiunto che le leggi ci sono ma i giudici non le hanno applicate a dovere.
È curioso che l’onorevole Berlusconi senta il bisogno di un richiamo alla legalità, che somministri tali pillole di legalità, proprio nel momento in cui il partito di Di Pietro, l’Italia dei valori, viene pronosticato (in una classifica relativa al gradimento percentuale nell’elettorato) al 10% da una sondaggio statistico pubblicato sul Corriere della sera.
Io ritengo che il dovere di un magistrato sia quello di applicare le leggi e il suo operato non si discute. Trovo davvero singolare l’abbinamento di un testo di legge come quello che il governo del PDL sta tentando di far promulgare sulle intercettazioni con lo sdegno per il fatto di non vedere dei colpevoli in carcere: proprio ieri in un intervista il noto magistrato Giancarlo Caselli lamentava che tale legge renderebbe veramente molto difficile procurare le prove di colpevolezza a carico degli autori della maggiorparte dei reati.
Presidente Berlusconi concordo con lei: esistono purtroppo dei reati gravi per cui la certezza della pena è necessaria. Dia il buon esempio e cominci lei: si faccia processare invece di ricorre alla legiferazione di leggi che rendono più brevi i termini di prescrizione per falso in bilancio o di usare la sua carica per evitare che i processi vengano istruiti a suo carico.
Dia il buon esempio e saremo tutti felici di constatare che dopo due legislature al governo del suo gruppo (negli ultimi quindici anni) gli stupratori restano in carcere in attesa del processo…e i bancarottari o i colpevoli di falso in bilancio vengono assegnati a tali misure restrittive della libertà dopo il regolare, quanto a mio parere dovuto, processo.
Non è altrettanto immorale che Tanzi dopo aver depredato dei loro risparmi moltissimi italiani sia a piede libero?