lunedì 29 dicembre 2008

RIPRENDERSI TUTTO A COMINCIARE DAI COMUNI!


Un iniziativa "dal basso" è nata dall'impegno civile di Beppe Grillo e di moltissime persone che lo seguono attraverso il blog e i meet-up locali con l'obiettivo di cambiare le cose... Essa è un tentativo di promuovere un cambiamento nella nostra società convogliato dalla voglia di partecipazione e di autentica democrazia.
L'Italia sembra, troppo spesso, un paese rassegnato, apparentemente insensibile alle continue violazioni della libertà, delle regole del vivere comune, delle esigenze di lasciare alle generazioni future un ambiente con un ecosistema sano in grado di garantire le risorse per la vita.
La parola d'ordine è una sola: reagire!
Come?
Ovviamente in maniera civile, non violenta e propositiva cioè riscoprendo la dimensione politica dei comuni; mattoni fondamentali del sistema politico-amministrativo del nostro Stato.
I comuni per parlare alla società civile della società civile attraverso proposte di persone che conoscano il territorio a livello ambientale, storico, economico, sociale e civico.
L'attività politica dei partiti, chiusi e autoreferenziali, sta rovinando il bel paese...senza partecipazione diffusa non si va da nessuna parte, senza partecipazione si riproduce la cultura della delega: un modello di comportamento che ha fatto sì che nel nostro parlamento ci siano molte persone condannate in via definitiva per reati non ammisiibili da parte di coloro che amministrano lo Stato.
L'obiettivo è quello di costruire un modello politico rispettoso dell'ambiente, della legalità ma che allo stesso tempo rilanci l'economia attraverso la meritocrazia e l'innovazione tecnologica al serivizio della società (e non di pochi senza scrupoli che speculano sull'ambiente e sul lavoro salariato per il proprio tornaconto).

lunedì 22 dicembre 2008

MOTORI AD ARIA COMPRESSA

L'auto ad aria è... volata via!
Eolo, la vettura che avrebbe fatto a meno della benzina è stata fatta sparire. Perché?
Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la "Eolo" (questo il nome originario dato al modello), era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare,fibra di canapa e resina,leggerissima ed ultraresistente.
Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di110 Km/h e
funzionare per più di 10 ore consecutive nell'uso urbano.
Dallo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa -20°, che veniva utilizzata d'estate per l'impianto di condizionamento.
Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di circa 4 ore e mezza il compressore presente all'interno dell'auto riempiva le bombole di aria compressa, che veniva utilizzata poi per il suo funzionamento.
Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la
manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta.
Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle vecchie lire, nel suo
allestimento più semplice. Qualcuno l'ha mai vista in Tv?
Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito www.eoloauto.it venne subissato di richieste di prenotazione: molti aquirenti si misero in lista d'attesa, lo stabilimento era in costruzione, la produzione doveva partire all'inizio del 2002: si trattava di pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della benzina, dai rincari continui, dalle polveri sottili, dall'inquinamento, dalla puzza insopportabile, dalla sporcizia, dai costi di manutenzione, da tutto un sistema interamente basato sull'autodistruzione di tutti per il profitto di pochi.
Insomma l'attesa era grande, tutto sembrava essere pronto, eppure stranamente da un
certo momento in poi non si hanno più notizie.
Questa vettura rivoluzionaria, che, senza aspettare 20 anni per l'idrogeno (che costerà alla fine quanto la benzina e ce lo venderanno sempre le stesse compagnie) avrebbe risolto OGGI un sacco di problemi, scompare senza lasciare traccia.
A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno tanto piccola: la traccia è nella testa di tutte le persone che hanno visto e hanno usato Internet per far circolare informazioni.
Tant'è che anche oggi, se scrivete su Google la parola "Eolo", nella prima pagina dei
risultati trovate diversi riferimenti a questa strana storia.
Come stanno oggi le cose? Previsioni ed approfondimenti? Il progettista di questo motore rivoluzionario ha stranamente la bocca cucita, quando gli si chiede il perché di questi ritardi continui. I 90 dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento produttivo sono attualmente in cassa integrazione senza aver mai costruito neanche un'auto.
I dirigenti di Eolo Auto Italia rimandano l'inizio della produzione a data da destinarsi, di anno in anno.
Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente vicenda? Certamente viene da pensare che le gigantesche corporazioni del petrolio non vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti. Eppure, ingenuamente, potremmo pensare che le case automobilistiche in possesso di tali brevetti aumenterebbero vertigionosamente le vendite e quindi i profitti. Ma... lo sapevate che spesso le case automobiolistiche sono importanti azionisti delle ditte che distribuiscono i carburanti?!
La benzina oggi, l'idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto ben
progettati.
Una macchina la cui manutenzione è paragonabile a quella di una comune bicicletta, che quindi che non abbia quasi bisogno di tagliandi nè di cambi olio, che sia semplice e fatta per durare e che consumi soltanto energia elettrica, non fa guadagnare abbastanza.
Quindi deve essere eliminata e nascosta insieme a chissà cos'altro in quei cassetti di cui parlava Beppe Grillo tanti anni fa, nelle scrivanie di qualche sprezzante megadirettore di case automobilistiche o di un'inquietante dirigente di compagnie petrolifere, dove non possa far danno e con la certezza che "l'informazione" ufficiale non dirà mai nulla.
Come dice Marco Travaglio: "Passate parola".



mercoledì 17 dicembre 2008

FREE BLOGGER!


Dal blog di Beppe Grillo,
del 12/11/2008
"Free Blogger
Obama ha vinto anche grazie alla Rete. Ha raccolto fondi on line per un miliardo di dollari per la sua campagna elettorale. "A campaign powered by people, not the special interests". Una campagna finanziata dalle persone, non dagli interessi di parte.L'Obama de noantri, al secolo Topo Gigio Veltroni, dopo aver fracassato le palle a tutti gli italiani sulla somiglianza tra lui e Obama (un insulto peggiore dell'abbronzatura dello psiconano) vuole dare una mano alla Rete. Tutti i blogger si stanno toccando.Topo Gigio è peggio di uno spyware, di un malware, è un virus insidiosissimo che trasforma tutto ciò che tocca in una Walterloo. Il suo incaricato del Pdmenoelle, in arte Franco "Ricardo" Levi, ha depositato alla Commissione Cultura della Camera, con alcuni ritocchi degni di Pol Pot, la famigerata Levi/Prodi. Detta anche legge "ammazzablogger". Legge che va ribattezzata in Levi/Veltroni grazie alle nuove clausole.In sostanza:- ogni blog è equiparato a un prodotto editoriale- ogni blog che pubblica Adsense di Google o banner può risponderne all'Agenzia delle Entrate- ogni blog deve iscriversi al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione)- ogni blog è soggetto alle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa- ogni blog che non si iscrive al ROC può essere denuciato per il reato di "stampa clandestina": due anni di carcere e sanzioni economiche.Un blogger può scegliere se iscriversi al ROC, e correre il rischio di una delle innumerevoli denunce penali e civili sui reati a mezzo stampa che risalgono al Codice Rocco del fascismo o, in alternativa, entrare in clandestinità prima di entrare in galera. Insomma, può impiccarsi o spararsi un colpo in testa.La Commissione che deve esaminare la proposta di legge inizierà a breve i lavori sulla "ammazzablogger". Un sostegno da parte della Rete la aiuterà a prendere le decisioni.Loro non molleranno mai (ma gli conviene?), noi neppure."

del 13/11/2008
"Se tutti i blogger del mondo si dessero la mano...
Il disegno di legge ammazzablogger non è figlio di nessuno. Sarà forse figlio di puttana. Di padre ignoto e di madre incerta. Nato in provetta o per partenogenesi. Non una voce dei nostri parlamentari, a parte quella di Antonio Di Pietro, si è levata a favore della Rete. Eppure dovrebbe importargli qualcosa. Milioni di italiani ci vivono, la frequentano, discutono e INFORMANO.Il disegno di legge è stato presentato da Franco 'Ricardo' Levi. Levi è del PD. Il segretario del PD è Veltroni. O non sa nulla, come mi dicono gli succede spesso, o è d’accordo.I veri giornalisti stanno in Rete, alcuni li conoscete, si chiamano Ricca, Martinelli, Byoblu. Mi scuso per coloro che non cito, ma sono migliaia. La Rete esprime un Paese diverso. Se i lobotomizzati dalle televisioni e dal trio CorriereRepubblicaLaStampa si informassero in Rete, lo psiconano sarebbe ospite permanente di Putin in Siberia e Topo Gigio Veltroni una maschera del cinema.La legge ammazzablogger non va presa alla leggera. Neppure in Cina hanno osato tanto. Se passa, la Rete scompare. Ho letto molti commenti che consigliano di spostare all’estero i blog o di registrarsi con un indirizzo .com, .net o altro, non soggetto alle leggi italiane come il .it. Perché dovremmo farlo? Lo facciano loro, con i loro siti di m..da. Sono anni che noi siamo le lepri e loro i cani. Che giochiamo in difesa. Ogni giorno una nuova porcata. E’ ora di cambiare musica. Mi sento una lepre mannara, con i denti a sciabola. E’ una bella sensazione. All’inseguimento invece che in fuga. Centinaia di blogger stanno mostrando la faccia, il nome e cognome, il loro indirizzo http con l’iniziativa “FREE BLOGGER”. Sono loro il cambiamento. Non lo fermerete."Se tutti i blogger del mondo si dessero la mano..." "

del 21/11/2008
"Dall'ammazzablogger alla fottiblogger
L'Italia sta fallendo. Le famiglie arrivano alla terza settimana del mese prima. Due milioni di nuovi disoccupati entro un anno. E le nostre Marie Antoniette, prima Levi (PDmenoelle), ora Cassinelli (PDL) non hanno niente di meglio da fare che lavorare notte e giorno, PAGATI DA NOI, per mettere il bavaglio alla Rete.Appena Levi ha "dichiarato" di aver ritirato la sua proposta ammazzablogger, ecco che s'avanza Cassinelli con una nuova legge fottiblogger. La differenza è sostanziale. Se Levi ammazzava i blogger, Cassinelli prima li fotte dicendo che li salva e poi li ammazza come spiega l'articolo di Punto Informatico.Io veramente non capisco più questi politici. A quale punto di esasperazione popolare vogliono arrivare. Riusciranno a trasformare gli italiani in conigli mannari. Le aziende chiudono, i risparmi di una vita sono bruciati, tre assassinati sul lavoro al giorno. Mentre ciò avviene, questi irresponsabili discutono dell'ammazzablogger, di Villari e della sorveglianza RAI. Bisogna chiuderla la RAI insieme a Mediaset. Sono lezzo, CO2 mischiato a menzogne e a interessi privati.Questa politica è tenuta in piedi dai media. Senza chiude in un giorno. Per questo si preoccupa della Rete e tiene sotto controllo la televisione. Cassinelli, non rompere i co....ni. La Rete non ha bisogno delle tue leggi. Non ha bisogno di nessuna nuova legge. E' in buona salute e sputtana ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo le porcate del tuo partito, di Forza Italia. Non ci rappresenti, nessuno ti ha eletto.Invito i blogger a lasciare un commento alla proposta di legge di Cassinelli nel suo blog: robertocassinelli.blogspot.com o (se i vostri commenti non vengono pubblicati) una mail a: cassinelli_r@camera.itNo all'ammazzablogger. Il mandante ha cambiato nome. Da Levi a Cassinelli, ma si legge sempre Veltrusconi.Loro non molleranno mai, noi neppure."

Spero che queste informazioni siano sufficenti a far intendere quanta paura mettono milioni di cittadini INFORMATI ai politici cialtroni.
Free Blogger per una libera informazione in una democrazia avanzata!!!

mercoledì 10 dicembre 2008

MIOPIA E ALTRE FORME DI DISCRIMINAZIONE VISIVA

Buongiorno a tutti,
scusate il ritardo ma sono tornato a bloggare con un argomento molto importante.
Vorrei parlare di una forma di discriminazione che coinvolge milioni di persone in Italia e più di un miliardo nel mondo.
Mi riferisco alle disfunzioni visive lievi: cioè quelle che si possono ovviare completamente attraverso l'uso di semplici lenti. E' così che ogni giorno persone miopi, presbiti o astigmatici...(ecc.) vengono private di poter partecipare ad alcuni concorsi o ad alcune tipologie di sport senza che sussistano situazioni reali per privare tali cittadini del diritto di concorrere o della pratica agonistica. Entro nel concreto con l'esempio dei concorsi per le forze armate o da agente di polizia municipale. Mi chiedo perchè si debba discriminare una o più persone per il semplice fatto di avere un deficit visivo se tale deficit può essere recuperato attraversi l'uso, in servizio, di occhiali e/o lenti a contatto? In questo modo oltre allo svantaggio, dato dal fatto di avere difficoltà visive, si preclude la possibilità di concorrere per un posto di lavoro con il resto dei cittadini italiani a persone che avrebbero tutti i diritti e gli attributi per espletare tali professionalità.
Mi rendo conto che se mi fosse negata la partecipazione o se subissi una valutazione minore dell'abilità fisica per un deficit completamente recuperabile attraverso l'uso di lenti mi sentirei discriminato. Discriminato perchè se bastano delle semplici contromisure oculistiche a ovviare tali deficit visivi non capisco perchè alcune persone debbano sentirsi andicappate pur avendo una normale acuità visiva?Potrei capire se non esistessero occhiali e lenti a contatto ma...non è così!!!
Tra l'altro se proprio ci fosse la volontà di emarginare arbitrariamente alcune fasce della popolazione perchè proprio i miopi, i presbiti o gli astigmatici? E inoltre perchè non riconoscergli dei posti di lavoro riservati come a nani, portatori di handicap o persone socialmente svantaggiate? Ovviamente non voglio attaccare queste categorie: la mia frase era solo una provocazione poichè ritengo che anche per i deficit visivi lievi lo Stato debba promuovere l'integrazione e il pieno sviluppo della persona. Mi senbra tutto senza senso, una discriminazione stupida e senza senso di una qualità che non influisce sull'espletamento dei lavori in questione - ovviamente a patto che con la correzzione delle lenti si conseguano 10/10.
Ma a cosa serve? ...E perchè chi desidera uscire da uno stato simile a quello dell'invalido (se i deficit visivi sono molto ampi) deve pagarsi l'operazione correttiva al laser privatamente?
La rispsta è da cercarsi nel fatto che a oggi in Italia l'operazione visiva al laser è stata categorizzata come chirurgia estetica dal parlamento (quanti medici e quanti oculisti al suo interno che difendono gli interessi di coloro che operano privatamente?).
Risultati:
1) alcune persone non possono concorrere alle prove per l'asseganzione di posti di lavoro pubblici come, per fare un esempio, da agente di polizia municipale;
2) chi opera privatamente ha un business molto ampio per operazioni di prima necessità che dovrebbe pagare lo stato mentre oggi sono a completo onere di coloro che se lo possono permettere (...e sono molo care);
3) si impedisce di fatto il pieno e totale sviluppo del benessere psico fisico delle persone (con deficit visivi lievi) e il loro diritto a contribuire al benessere della nazione come sancito dall'articolo 3 costituzionale.
Chiudo citando l'art. 3 della costituzione italiana: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza discriminazione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinione politiche, di condizioni personali e sociali.
E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
Pertanto se tale articolo viene posto in relazione all'articolo 2 sempre costituzionale mi sorge spontaneamente un dubbio: tali articoli costituzionali valgono anche per i miopi, i presbiti e gli astigmatici? Spero sia evidente la provocatorietà della domanda!
Tornerò nelle prossime settimane sull'argomento.

lunedì 1 dicembre 2008

ECCO PERCHE' C'E' BISOGNO DI BLOGS!

Mi è stata rivolta la domanda: "Perchè hai bisogno di un blog? Cerchi approvazione dall'esterno?"
Le cose tuttavia stanno in modo abbastanza differente. Il motivo per il quale ho deciso di creare un mio blog è lo stesso per il quale partecipo a quello di Beppe Grillo: impegno civile.
Il mio obiettivo è quello di informarmi e informare, di dare una dimensione pubblica alle mie idee di modo da sviluppare e arricchire il mio pensiero in vista di pubblicazioni (e lavori) che sto realizzando e che spero vedranno al più presto la luce.
Perchè informarci su internet? Lo spiego subito: per il semplice motivo che a parte REPORT, ROSSO MALPELO e ANNO ZERO in tv non vengono trasmesse le notizie importanti. A volte anche molti giornali le eclissano a favore dei grandi interessi economici dei loro stessi editori.
Così ho iniziato a informarmi sul blog di Beppe Grillo, su quello Dario Fo e Franca Rame o su quello di altri blogger che tentano giorno per giorno di conferire una dimensione più democratica alla scelta degli argomenti di cui trattare.
E' molto importante perchè quasi la totalità della stampa italiana è sovvenzionata con fondi pubblici (i nostri) ma fa interessi di grandi gruppi economici (i loro). Ritengo che le entrate dei giornali dovrebbero essere esclusivamente dovute all'aquisto di essi (e quindi alla credibilità di questi ultimi) e non - come oggi accade - a sovvenzioni pubbliche, pubblicità e in ultimo dall'aquisto dei lettori.
Internet offre a ogni cittadino italiano (e non solo) una grande possibilità, quella di invertire questo rapporto: non sono più due o al massimo tre gruppi editoriali a decidere quali sono le notizie ma la totalità dei cittadini che si collegano in base a ciò che giorno per giorno vivono come urgente.

lunedì 24 novembre 2008

LA VOCE DI ERMES


L'idea alla base di questo blog è che tutto sia collegato: spiritualità, psiche, ambiente, politica, informazione, economia...e tutto dipenda da noi!

In fin dei conti lo Stato siamo noi, lo stato è costituito da ogni cittadino che nel suo piccolo fa qualcosa per la società (come lavorare per esempio, ma non solo questo). Si da e si riceve continuamente, ecco perchè l'impegno civile e il senso civico sono fondamentali in uno Stato che funziona.

Se oguno di noi facesse la sua parte, l'Italia potrebbe raggiungere il livello organizzativo della Germania...E allora mi piacerebbe ricordare il genio e l'estro che spesso ci rendono un paese dove la Ferrari, i maccheroncini di Campofilone e tantissime altre eccellenze convivono con la mafia, la cattiva politica e la munnezza!!!

Spero un giorno di poter consegnare ai miei figli un paese dove si sia riusciti a debellare questi malcostumi.