mercoledì 8 settembre 2010

LETTERA A UN MEDICO INTERESSATO ALLA PSICOLOGIA E ALLA PSICOTERAPIA

Caro medico interessato alla psicologia e alla psicoterapia,
ritengo corretto metterti informarti che per esercitare come psicologo è necessario aver ottenuto una laurea magistrale in psicologia (5 anni di corso) + 1 anno di tirocinio + esame di stato per abilitazione professionale.
Pur non avendo sostenuto nessun esame riguardante la psicologi clinica e/o quella dinamica, in quanto medico puoi accedere alle scuole di psicoterapia come noi psicologi e dopo un percorso formativo di 4/5 anni a seconda della scuola che sceglierai potrai diventare psicoterapeuta ed esercitare con dei pazienti l’ars psicoterapeutica (dovrai effettuare contestualmente un tirocinio gratuito per tutti gli anni della scuola ovviamente).
Come psicoterapeuta non potrai comunque fregiarti del titolo di psicologo (infatti alcune scuole di psicoterapia – riservate agli psicologi – , durano 5 anni e danno un titolo speciale di psicoterapeuta specializzato psicologo clinico).
Ma in base a quali competenze sceglierai una scuola di specializzazione piuttosto che un'altra? Non hai le basi teoriche della psicologia clinica e dinamica... verrai instradato verso una scuola d'impostazione medica che confermerà tautologicamente idee secondo le quali la psicosomatica non esiste, la depressione e gli attacchi di panico hanno un origine genetica. Ogni approccio si basa su particolari riferimenti teorico/metodologici che dipendono dalla sensibilità del professionista (cosa significa? Non è detto che l'orientamento che per la mia sensibilità soggettiva determina la scuola giusta lo sia anche per te).
Tuttavia rispetto al percorso formativo ritengo sia giusto avvisarti di come vedo la situazione: il fatto che l’ars psicoterapeutica sia riconosciuta come arte medica è un ingerenza della medicina nel campo psicologico… personalmente non ritengo corretto – né nei riguardi dei possibili pazienti (non sufficentemente tutelati) né nei riguardi degli stessi professionisti (che vengono messi in posizione di grave rischio personale causa burn-out) – consentire di intraprendere una scorciatoia per diventare, dopo 4 anni di scuola di specializzazione, psicoterapeuti. La motivazione è che nelle facoltà di medicina non si ha nessun insegnamento di psicologia (in particolare di psicologia dinamica e/o clinica) per cui si arriva a un alto grado del percorso senza averne la necessaria formazione.
Non dimenticare che la Psicologia è un'evoluzione della psichiatria e della neurologia : Freud era un neurologo, Jung uno psichiatra (e Adler un medico)... i loro contributi alla creazione della psicologia clinica sono da mettere in relazione alla scarsità dei risultati della scienza medico-psichiatrica di quegli anni (non è che ci sia stata una grossa evoluzione al giorno d'oggi se non per gli psicofarmaci, Kraepelin era il maggior esponente della psichiatria di quegli anni e la storia delle idee non lo ricorda se non per qualche becera classificazione tassonomica delle patologie) che faceva sì chi le persone facoltose tentassero cure alternative. Bisogna considerare che il lavoro clinico (dello psicoterapeuta) assomiglia per molti versi, per usare una metafora, a quello del chirurgo: al posto del bisturi lo psicoterapeuta usa i propri strumenti conoscitivi e di intervento (strumenti mentali per la maggior parte) che possono avere un influenza catastrofica sulla vita dei pazienti (e propria) se mal gestiti. Ciò presupponendo un’ottima preparazione teorica nonchè un grosso senso di responsabilità etico.
Per questi motivi ti consiglio, se realmente sei interessato al percorso e alle reali capacità – come spero – e non solo al titolo, di laurearti prima in psicologia, superare tirocinio ed esame di stato e poi di scegliere con cognizione di causa una scuola di psicoterapia.
Questo a tutela tua personale e dei possibili pazienti.
Riflettici attentamente.

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