venerdì 31 dicembre 2010

BABBO INCAZZATO 2010

Con le deliberazioni del 12 febbraio 2010 e del 27 aprile 2010 che recepiscono l'ordinanza 2547 del 28 maggio 2010, l'amministrazione comunale torinese ha istituito la nuova zone a traffico limitato: la "ZTL centrale" a decorrere dal 31 maggio 2010.
Tali provvedimenti non hanno determinato un significativo miglioramento della qualità dell'aria: infatti nonostante i PM10 siano diminuiti i livelli continuano a essere alti e già si prevede un possibile blocco del traffico nel mese di gennaio 2011.
La "ZTL centrale" è servita maggiormente a rimpinguare le casse dell'amministrazione pubblica torinese in quanto le multe dei veicoli che sbagliando si sono trovate all'interno della zona fatta divieto sono state molte a sentire le proteste di tanti cittadini.
Una politica seria di gestione energetica privata dei mezzi di locomazione dei cittadini residenti dovrebbe prevedere l'incentivazione dei mezzi bi-fuel a metano che non producono polveri sottili. Perchè allora nella "ZTL centrale" durante le poche ore di blocco del traffico possono entrare i motocicli (la cui produzione di polveri sottili è molto alta in proporzione a un autovericolo diesel o benzina) e non le auto bi-fuel a metano?
Incentivare questi tipi di mezzi potrebbe davvero spingere i cittadini a sostituire e rinnovare il proprio parco auto secondo criteri di pubblica utilità (rilanciando in parte anche l'economia cittadina) e far diminuire le polveri sottili. Forse se nella "ZTL centrale" potessero entrare anche questi mezzi oltre agli ibridi a idrogeno (mercato italiano inesistente) e ai mezzi elettrici - ancora troppo di nicchia e non confortevoli nei lunghi tragitti - le condizioni generali dell'aria sarebbero migliori perchè tutti quei cittadini che fermi durante il blocco continuano a usare gli autoveicoli diesel, euro1 ed euro2 sostituirebbero il loro mezzo con uno che non produce polveri sottili.
Le misure prese dall'amministrazione comunale torinese sembrano insufficenti e rispondenti a criteri di cassa poichè se guardiamo le principali città del nord Europa ci si accorge che le misure serie per tamponare l'emergenza-smog sono altre.

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