mercoledì 22 aprile 2009

IL MACABRO SCHERZO




A che distanza saremo dall'inceneritore? Gli effetti sulla salute si percepiranno nel raggio di 25Km, lo sapevate? RIcorduiamoci che gli effetti dell'inceneritore del Gerbido si sentiranno in quasi tutta Torino e fino alle pendici della collina. E lo sapevate che hanno già calcolato i morti, chi si ammalerà e poi guarirà nonchè i costi economici?
Una politica seria della gestione dei rifiuti comincia nel pensare il rifiuto una ricchezza: un materiale cioè che può essere materia prima per un altro utilizzo. Tutto ciò che non può essere riutilizzato e diventa rifiuto è un errore del sistema produttivo e dovrebbe essere vietato. Pensiamo alla Germania nei primi anni ottanta hanno adottato i termovalorizzatori che oggi sono quasi tutti dismessi, sapete il perchè? Perchè loro i rifiuti li dividono con macchinari all'uopo e le materie prime ricavate diventano una ricchezza. Provate a pensare a quando, durante l'emergenza rifiuti a Napoli, mandavamo loro i nostri rifiuti...prima li pagavamo per prendere i rifiuti indifferenziati, poi per comprare le materie prime dopo averle differenziati. Siamo degli ottimi clienti noi italiani...è sempre convinti di fregare tutti col ghigno e l'ignoranza dei nostri onorevoli.
Un punto fondamentale per ottenere la partecipazione dei cittadini in queste che sono vere e proprie attività economiche è quello di valutare - anche se pochissimo - il rifiuto differenziato perchè essa è una tappa per comprendere che un rifiuto differenziato è qualcosa che ha un grande valore per l'economia, per l'ambiente e per la nostra salute.
Dovete sapere che un progetto di ricerca della Commissione Europea, che si chiama ExternE (Externalities of Energy), ha quantificato in modo molto preciso i costi dei danni all’ambiente ed alla salute derivanti da una qualunque fonte emissiva.
Questi costi, in Europa, sono attualmente valutati da 3 a 5 volte minori che negli USA, ma è importante che venga riconosciuto che una centrale elettrica, una discarica, un inceneritore, un cementificio, ecc. provocano danni, che hanno, oltre a un costo economico ben quantificabile anche costi in termini di sofferenza umana.
La società che stava costruendo l’inceneritore del Gerbido, nel 2003 ha commissionato uno studio in collaborazione con il Politecnico di Torino che ha redatto una tabella dei costi in euro delle malattie previste.
Malattie e costi sono stati riassunti in una tabella che, a ragion veduta, si potrebbe definire il tariffario del cancrovalorizzatore.
Non è un macabro scherzo, è un documento del Politecnico di Torino.
Poi Sergio Chiamparino, Angela Massaglia ed Erika Elena Faienza dicono che l’inceneritore sarà sicuro.


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