venerdì 27 marzo 2009

CITTA' METROPOLITANE




Premetto che ritengo che le provincie siano un mezzo burocratico per creare clientarismo, distribuire posti di lavoro in cambio di voti e qualche poltrona in più per politici inetti. Le funzioni loro assegnate sarebbero di competenza delle regioni o dei comuni e il mandato che detta ai comuni di costituirsi in consorzi intercomunali aggregandosi per ridurre le spese di fatto sancisce la loro inutilità.
Le province sono enti locali previsti dalla costituzione, tuttavia oggi riscontriamo che esse non fanno altro che ingigantire la burocrazia e la spesa pubblica aumentando il campanilismo di molti comuni.
Sto elaborando una riforma per proporre una legge a iniziativa popolare secondo la quale le province - tutte - andrebbero abolite anche se, la mia idea prevede che, nelle città con più di 400000 abitanti il comune deba trasformarsi in un altro ente previsto dalla costituzione - ma mai divenuto operativo - LA CITTA' METROPOLITANA. Tale ente dovrebbe nascere, dopo la dissoluzione delle provincie di tutta Italia - dalla trasformazione dei comuni suddetti (quelli con più di 400000 abitanti) in un ente locale un pò differente e chiamato per l'appunto città metroplitana. Cosa prevista dalla costituzione ma mai attuata. Inoltre tali enti dovrebbero comprendere anche i comuni delle cinture metropolitane.
Facciamo un esempio con la città di Torino. Abolendo la provincia e il comune si risparmierebbe denaro pubblico per il mantenimento di due enti locali rimpiazzati da uno solo più efficente: la città metropolitana. Inoltre i comuni delle prime cinture (i cui abitanti spesso trascorrono la maggior parte del loro tempo in città) verrebero inglobati da tali soggetti andando ad aumentare ulteriormente il risparmio di spesa pubblica e a rendere migliore e più coerente l'intera amministrazione di quel territorio.
Risultati:
1)Migliorare l'amministrazione del territorio metropolitano gestendo meglio le risorse;
2)Rendere coerente l'attività amministrativa eliminando il gap di due enti doppioni come il comune di una metropoli e la provincia in cui essa è inserita (tra l'altro consetirebbe un forte aumento delle risorse nelle periferie - che al posto di un'amministrazione comunale vedrebbero un'amministrazione di circoscrizione come i quartieri cittadini - sempre più spesso luoghi di degrado e abbandono al pari delle banlieau parigine);
3)Risparmio dell'enorme spesa pubblica dovuta all'enorme proliferare di un ente quali le province che per motivi di opportunità, economicità e buona amministrazione andrebbe invece abolito.

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