lunedì 9 marzo 2009

UN NUOVO MODO D’INTENDERE IL RAPPORTO CON LA POLITICA 2




Ieri, 8 marzo 2009, a Firenze io c’ero.
È stata fatta la storia della democrazia italiana e molti ne erano consapevoli. C’era il meet-up di Rivoli, quello di Torino, quello di Bologna, quello di Firenze e tanti altri… C'era Beppe, c'era Travaglio e tanti altri.
Una democrazia, per essere realmente tale, deve consentire a ogni cittadino di quel Paese di concorrere con le sue idee e azioni allo sviluppo di un programma o alla presa di una qualche decisione. Deve essere cioè partecipativa e coinvolgere gli elettori dal basso.
I partiti sono superati, non servono più. I partiti sono una forma di paleodemocrazia durata più di 2000 anni che non consente a questo sistema politico di prendere realmente il volo.
Il principio della delega ha determinato la ricerca del consenso ma anche una degenerazione oligarchica della democrazia: pochi dirigenti di partito hanno deciso per tutto il partito la linea da seguire. Inoltre oggi la preferenza ai candidati di partito non è più diretta per cui pochi segretari di partito riuniti in una coalizione decidono al posto degli elettori chi sarà eletto in parlamento.
Il principio della delega va superato, i mezzi tecnologici come la rete internet consentono oggi di non delegare la nostra rappresentanza ma di esprimerla direttamente per tutte le attività politiche di amministrazione della cosa pubblica.
Tutto dipende esclusivamente dalla volontà dei partiti che tuttavia, espressione di una tecnologia arretrata in cui era necessario un certo grado di delega, non hanno nessuna intenzione di accettare tale evoluzione per il semplice fatto che essa rappresenterebbe il loro scioglimento. I partiti politici sono espressione di una democrazia tecnologicamente arretrata mentre oggi esistono possibilità diverse. L’organizzazione di un partito è per questo – sebbene formalmente democratica – sempre di tipo verticale. Se un parlamentare o un sindaco non sono d’accordo con una qualche scelta di partito esistono due possibilità: la prima è che dopo essere ripresi accettino la linea del partito sull’argomento in questione, la seconda è che si scinda da esso per creare una nuova forza. Effettivamente i partiti quale modo d’intendere la politica sviliscono profondamente il mandato costituzionale del parlamentare e della rappresentanza politica in senso più esteso. Infatti i parlamentari dovrebbero seguire ciò che ritengono il bene del paese e non le direttive del partito. Inoltre questo tipo di organizzazione non consente nemmeno ai partiti di contenere quel conflitto e quel disaccordo minimo che si esprimono un gruppo allorquando il fermento culturale li spinge a elaborare un innovazione sociale-politica-economica.
Per tali motivi è importante differenziare una lista civica (mezzo previsto dalla costituzione) dai partiti. Le liste civiche sono un mezzo di vera democrazia infinitamente più moderno dei partiti perché consentono la partecipazione reale di tutti i cittadini coinvolti. Permette di coinvolgere un numero maggiore di cittadini e non è incatenata a logiche di partito determinate da ideologie che rappresentavano il pensiero ottocentesco più che la realtà politica odierna.
Infatti mentre l’organizzazione di un partito è di tipo verticale prevedendo che la base sia illuminata da un’oligarchia di “illuminati” che devono istruirli, l’organizzazione di un movimento culturale è di tipo orizzontale. Ciò può esprimersi esclusivamente con una lista civica che consenta di interrogare la base direttamente accettando e promuovendo che da essa giunga il costituirsi delle proposte. Questo può oggi avvenire grazie ai mezzi tecnologici messi a disposizione dal web (come i blog o i programmi di condivisione) che consentono di sviluppare aggregazione in un lasso di tempo molto breve. Una reale partecipazione che esprime la volontà di una massa indistinta e non mediata dai rappresentanti politici di turno ma che si rappresenta da sola lasciando loro solo il compito di eseguire tale volontà.
Ieri a Firenze si è fatta la storia perché si stanno portando avanti tali idee nel nostro Paese, idee che sicuramente col tempo diventeranno il riferimento della politica passando trasversalmente per le coscienze e la volontà di tutti gli elettori.

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