mercoledì 13 maggio 2009

La pittima e la proposta di legge a iniziativa popolare "parlamento pulito"




Dall'8 settembre 2007 si sente spesso dire, a sproposito, da persone male informate (...e a volte in cattiva fede) che Beppe Grillo non si sente più. Certo per chi non va in rete in virtù della censura mediatica può sembrare così. Questa non è la realtà tuttavia nessun giornalista televisivo ha ritenuto importante informare i cittadini circa l'ultima iniziativa intrapresa da Grillo qualche giorno fa. Ovviamente in questo modo non si sente più parlare di Beppe ma questa è censura. Non significa che si è rassegnato.
Dopo che gli era stato promesso da Vizzini un colloquio per parlare della proposta di legge popolare "parlamento pulito" - colloquio annullato tra l'altro dall'onorevole - Beppe grillo e i grillini hanno potuto "dialogare" con la polizia in assetto antisommossa che li ha dirottati in giro per il centro di Roma. Persone pacifiche ovviamente...e ovviamente non hanno dato adito a cariche ma quando i cittadini chiedono democrazia, ultimamente sempre più spesso la risposta dello Stato è polizia.
Lunedì 11 maggio 2009, dal pomeriggio, Beppe Grillo era di fronte al Parlamento in piazza Montecitorio con una tunica rossa. Come una Pittima, figura del '500-'600paragonabile a un esattore che nella Repubblica di Genova che seguiva il debitore e gridava a gran voce i suoi debiti, si aggirava di fronte al Parlamento in piazza Montecitorio con una tunica rossa. Altri grillini da tale momento hanno iniziato a dare a Beppe il cambio a oltranza.
Davanti al Parlamento hanno chiesto conto di un credito di 350.000 firme, perché c’è una legge popolare che da due anni – 350.000 cittadini hanno firmato – giace morta senza essere discussa.
Le pittime moderne stanno esigendo spiegazioni dalla Commissione degli Affari Istituzionali e dalle commissioni apposite. Vizzini ci dirà cosa vorrà fare?
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

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