mercoledì 16 marzo 2011

NUCLEARE VS FOTOVOLTAICO






Il ministro allo sviluppo economico, Paolo Romani, ha presentato un decreto sulle fonti rinnovabili che è stato approvato dal Consiglio dei Ministri. Tale decreto pone un tetto all'energia fotovoltaica prodotta a 8000 MW e molti ritengono che bloccherà gli incentivi.
Nonostante all’indomani delle polemiche sulla proposta di decreto Romani, il Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, affermò davanti ai giornalisti:"Gli 8000 MW li indicammo come obiettivi per il solare fotovoltaico ma non costituiscono un tetto" le associazioni ambientaliste e le categorie del settore hanno immediatamente ribattezzato la legge come blocca solare.
Si stima che a oggi il sistema del fotovoltaico dia lavoro diretto e indiretto a 15000 persone che temono di trovarsi improvvisamente a doversi inventare un altro lavoro. Temono il blocco degli investimenti, in particolare nel ramo del fotovoltaico. A rispondere al dibattito che si è acceso in questi ultimi giorni è stato direttamente il Ministro allo Sviluppo Economico, Paolo Romani, che al riguardo ha manifestato l’intenzione e l’impegno di incontrare le banche e le imprese interessate alle rinnovabili per fare il punto ma anche per chiarire la situazione. Ebbene, secondo il Ministro, innanzitutto, con il Decreto è stata apportata una stabilizzazione al mercato dell’energia delle fonti rinnovabili! Sic!
A suo dire ciò significa che non ci sarà alcun blocco degli investimenti in quanto chi li ha già fatti, facendo entrare in esercizio gli impianti entro il 31 maggio 2011, potrà continuare a fruire delle incentivazioni del terzo conto energia. E dopo tale data?
Anche dopo tale data il Ministro Romani ha posto l’accento sul fatto che gli operatori che avranno intenzione di investire, allo stesso modo, potranno avere, con il Decreto di futura emanazione, un quadro chiaro per quel che riguarda le quote, i livelli di incentivazione e tutti i parametri necessari per approntare un piano di sviluppo industriale che non sia limitato solo ad un paio d’anni, ma ad un orizzonte che sarà decisamente più ampio.
E i cittadini comuni? Il risultato sarebbe che gli operatori pubblici partecipati o privati avrebbero trattamenti di riguardo e favore mentre i cittadini comuni sarebbero disinvogliati verso tale investimento.
Infatti: “La rapida definizione dei nuovi incentivi è la mia priorità, e per questo voglio prima incontrare direttamente i principali protagonisti tra banche e imprese interessate al settore”, ha sottolineato il Ministro Romani che, inoltre, ha messo in evidenza come il Decreto approvato sulle rinnovabili vada a contenere quella che altrimenti, al 2020, sarebbe stata una bolla pronta ad esplodere con il raggiungimento della quota di 8 mila MW da impianti fotovoltaici che l’Italia, invece, è in grado di poter andare a raggiungere da qui a pochi mesi. “Proprio per questo“, ha aggiunto il Ministro, “siamo dovuti intervenire tempestivamente per garantire continuità e stabilità per un mercato di lungo periodo“.
Guardando agli ultimi tragici avvenimenti accaduti in Giappone sembrerebbe sensato abbandonare il nucleare e il fotovoltaico rappresenta un'alternativa concreta secondo Lester Brown (il più grande esperto mondiale di energie) che ha affermato che esistono solo due tipi di persone a favore dell'energia nucleare: la prima ci specula sopra mentre la seconda è male informata.

Nessun commento: